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Siamo già giunti a metà del primo mese di questo 2025 e questo vuol dire solamente una cosa: la prossima stagione di Formula 1 si avvicina sempre di più. Il lavoro nelle varie sedi dei team si fa sempre più fitto per prepararsi al meglio ai test prestagionali di fine febbraio che daranno il via libera ad una delle annate più emozionanti dell’ultimo decennio. Le novità attese sono veramente tante, da Lewis Hamilton che si vestirà per la prima volta di rosso Ferrari al debutto di Andrea Kimi Antonelli in Mercedes.
Proprio sul giovane bolognese si concentrano le attenzioni e le aspettative dei tifosi, italiani in particolare. Manca dal 2006 un pilota che rappresenta il tricolore in un team di prima linea dato che l’ultimo era stato Giancarlo Fisichella quando ha vinto il Gran Premio della Malesia a bordo della Renault. Adesso Kimi Antonelli è pronto a scrivere una nuova pagina del motorsport italiano. A soli 18 anni dovrà affrontare non solo il debutto in Formula 1 ma anche al fianco di una squadra come la Mercedes. Da questo dato parte il confronto con un altro giovane campione che ha esordito nella massima categoria quando era ancora minorenne, ma soprattutto senza una grandissima esperienza nelle formule propedeutiche.
Andrea Kimi Antonelli come Max Verstappen ha sostanzialmente balzato quello che il percorso che tutti i piloti compiono per giungere in Formula 1. Dopo il passaggio dai kart alle monoposto, si iniziano a scalare le varie categorie come la Formula 4 o la Formula Regional, che il numero #12 ha vinto, per poi venire promossi in Formula 3 prima e successivamente in Formula 2 in attesa di una chiamata di un team del Circus. Seppur sia vero che Kimi Antonelli abbia portato a termine soltanto una stagione in Formula 2 mentre Max Verstappen è stato chiamato direttamente “nel mondo dei grandi”, l’olandese a differenza dell’italiano ha debuttato in un team satellite.
Infatti, quando il quattro volte campione del mondo, all’epoca ancora minorenne e dunque al centro delle critiche di molti addetti ai lavori data la giovanissima età, ha esordito in Formula 1 l’ha fatto al fianco della Toro Rosso e non direttamente in Red Bull. Kimi Antonelli, invece, affronterà la sua prima stagione da pilota titolare già con i colori della Mercedes, senza passare un team di “bassa fascia” come la Williams, cosa che ha fatto invece il suo compagno di squadra George Russell. Un rischio non da poco che Toto Wolff ha comunque deciso di prendersi quando ha annunciato Antonelli, che prenderà il numero #12, domenica primo settembre a Monza, il giorno dopo l’incidente nelle FP1 del bolognese. Conscio di questo rischio è anche Helmut Marko che a suo tempo ha dovuto ben valutare se mettere sulle spalle del giovane Verstappen un peso del genere. “Antonelli è un rischio per la Mercedes, ma è un po’ lo stesso rischio che abbiamo corso noi con Verstappen in passato”.
“Anche Max era molto giovane – ha proseguito Helmut Marko ai microfoni di Sport.De – quando ha esordito, ma nel suo caso non era in un team di vertice e, quindi, c’era meno pressione per lui. Non capisco neanche perché la Mercedes abbia deciso di far guidare Kimi Antonelli per la prima volta in FP1 a Monza. Era molto molto veloce nei suoi primi tre giri, ma al quarto è finito contro il muro…Ma sicuramente, se sfrutterà bene le sue qualità, e ne ha, credo che possa essere un pericolo anche per Russell” ha chiosato il consulente della Red Bull.
Sicuramente questa corsa di Toto Wolff a far debuttare Kimi Antonelli in Mercedes ha due chiare motivazioni. La prima è la lezione che gli è stata impartita nel 2014 quando i colloqui con la famiglia Verstappen per portare Max a Brackley sono saltati in seguito alla mossa di Christian Horner che, giocando d’anticipo, ha promesso un esordio in tempi brevi; Wolff, invece, avrebbe preferito prendere più tempo per permettere all’olandese di crescere ulteriormente prima del grande passo. Molto probabilmente il team principal della Mercedes avrebbe auspicato anche per Kimi una crescita graduale e non così tanto precoce nonostante il suo talento, ma si è trovato difronte ad una situazione non si aspettava diventasse realtà in così poco tempo, ovvero l’addio di Lewis Hamilton.