F1, Analisi GP Olanda: Verstappen domina e supera Hamilton, Ferrari doppiata ma 3° nei costruttori

F1, Analisi GP Olanda: Verstappen domina e supera Hamilton, Ferrari doppiata ma 3° nei costruttori
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Max Verstappen approfittando degli errori della Mercedes nel Gran Premio d'Olanda ha conquistato la settima vittoria stagionale, e toglie a Lewis Hamilton la leadership del mondiale. Gara difficile come le qualifiche per la Ferrari doppiata ma tornando terza nel mondiale costruttori
6 settembre 2021

A Zandvoort  Max Verstappen si riprende il primo posto della classifica piloti dopo due gare, piegando la resistenza di Lewis Hamilton, che nonostante una Mercedes non perfetta come al solito, fino agli ultimi giri ha cercato di batterlo a casa sua.

Gran Premio d'Olanda dai due volti per la Ferrari che dopo l'illusione di Venerdì, come nelle FP2 è stata la quinta forza in pista venendo doppiata da Verstappen e dalle Mercedes, ma riconquistando il terzo posto della classifica costruttori.

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Partiamo con l'analisi della gara dal grafico Pirelli sulle gomme utilizzate nel Gran Premio d'Olanda. Unici ad andare su una strategia a più soste sono stati Verstappen, Hamilton, Perez e Giovinazzi per problemi nel primo e secondo stint, mentre tutti gli altri hanno optato per un solo pit stop.

Verstappen e Hamilton fanno gara a sè fin dai primi giri, con l'olandese che dopo aver difeso la prima posizione in partenza sembra allungare, e il pilota della Mercedes che da metà del primo stint si porta sul suo passo riducendo poi il distacco, mentre Bottas che doveva gestire le gomme per ritardare il pit stop, è mezzo secondo più lento.

Stessa situazione fra Gasly e Leclerc che prima della sosta del francese aveva diminuito il gap di un secondo. Primo stint positivo per Sainz sullo stesso ritmo di Leclerc, e per Giovinazzi che aveva il passo per finire in zona punti.

Nel secondo stint arriva il momento decisivo del Gran Premio d'Olanda. Verstappen è nella morsa Mercedes ma riesce a liberarsi subito di Bottas, ed Hamilton il quale conferma, come sul finale delle qualifiche e nei primi giri, che la Mercedes sul passo era sui livelli della Red Bull a Zandvoort,  non lascia scappare Verstappen.

La scelta conservativa della Ferrari di montare le hard al pit stop non dà i suoi frutti, con Gasly che non crolla come pensava il muretto e Leclerc che non riesce mai ad avvicinarsi, mentre è Sainz ad andare in difficoltà venendo passato a poche curve dal traguardo da Alonso che nel secondo stint si è scatenato.

Verstappen fa la differenza nel terzo stint. Fallita la mossa Mercedes di sorprenderlo facendo fare un altro pit stop a Hamilton, che viene rimesso in pista nel traffico, con una mescola di differenza quasi gioca con il rivale e non appena si avvicina, gli risponde costringendolo ad alzare bandiera bianca.

In casa Red Bull cresce il rammarico per quanto successo in Q1, visto che Perez con pista libera aveva il ritmo di Bottas il quale ha fatto solo pochi giri nel terzo stint per non correre rischi con le gomme, per per poi costringere Hamilton a fare un altro pit stop per riprendersi la miglior prestazione.

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