F1. Alunni Bravi sull'era Audi: “Sainz è un nostro obiettivo”. “Vasseur? È l’uomo giusto per la Ferrari"

F1. Alunni Bravi sull'era Audi: “Sainz è un nostro obiettivo”. “Vasseur? È l’uomo giusto per la Ferrari"
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C'è Carlos Sainz tra gli obiettivi della Sauber, che nel 2026 diventerà il team ufficiale di Audi in Formula 1. Lo conferma il team representative Alessandro Alunni Bravi, che abbiamo incontrato a Imola
20 maggio 2024

“Per il nostro secondo sedile vogliamo il pilota più forte possibile. Non ho mai nascosto in tempi non sospetti che Sainz è un obiettivo, essendo il pilota di maggior pregio sulla piazza oggi”. Alessandro Alunni Bravi, il team representative dell’attuale Sauber, futura Audi, è un manager che parla molto chiaro. Non si nasconde dietro a un dito, ammettendo le difficoltà odierne del team e guardando a un futuro di grandi cambiamenti.

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Nell’hospitality del team di Hinwil a Imola, dove l’abbiamo incontrato insieme a un gruppo molto ristretto di media selezionati, Alunni Bravi si è preso il tempo per riflettere sulle sue risposte, andando a tracciare quello che potrebbe essere l’identikit del secondo pilota al fianco di Nico Hulkenberg, annunciato qualche settimana fa. Sul fronte Sainz, concede, “non dipende solo da noi, ma anche dalle dinamiche di mercato, visto che affrontiamo la concorrenza di Mercedes e Red Bull”.

La Sauber, in questo momento, è in una posizione molto particolare. Da team privato, che negli anni ha collaborato con diversi costruttori, sta per diventare il team ufficiale di un colosso automotive. “Quello che naturalmente possiamo offrire non solo a Sainz, ma anche agli altri piloti con cui stiamo discutendo – compresi Zhou e Valtteri – è un progetto a lungo termine, che prevede il coinvolgimento pieno di un costruttore importante. che sta prendendo il via e presenterà grandi sfide per tutti, compresi i piloti”. Una cosa è certa: i piloti scelti per il 2025 costituiranno anche la line-up 2026 di Audi.

Al netto del fatto che la Sauber oggi abbia ambizioni da grande pur essendo ancora piccola, Alunni Bravi sottolinea una tendenza interessante. “Il mercato piloti ha subito un grande cambiamento negli ultimi anni. Non esiste più una differenza tra piccole e grandi squadre, perché anche le prime vogliono avere piloti che garantiscano prestazione. Con l’introduzione del regolamento 2022, i piloti fanno la differenza sulla performance".

Un esempio arriva proprio da una delle rivali dirette della Sauber. “Basti vedere il recente rinnovo con la Williams di un pilota come Albon, sicuramente di livello importante per la Formula 1, nonché giovane e di talento”. La concorrenza, insomma, è grande. “Tra tutti, noi cosa possiamo avere in più rispetto agli altri? Io penso un progetto a lungo termine importante, targato Audi. E spero che questo possa fare la differenza nelle scelte dei piloti con cui stiamo parlando”.

A proposito di uomini Ferrari, Alunni Bravi ha speso parole di grande stima per Vasseur, il team principal della Rossa. “L’ho detto dal primo giorno che Fred è la persona migliore che la Ferrari possa avere. Non è una figura politica, ma una che conosce il motorsport e gli uomini di corse, perché noi non siamo aziende, siamo un insieme di uomini devono lavorare insieme. È una persona molto diretta, che non fa politica, ma che sa creare all'interno di un gruppo la giusta empatia. Lo vediamo nel rapporto che ha creato con la Ferrari e le persone che ci lavorano”.

Ha bisogno di tempo – ha aggiunto - perché in un team non si possono fare scelte drastiche dalla mattina alla sera: gli equilibri all'interno di una scuderia sono sempre molto delicati. Bisogna avere la capacità di guidare un team, mantenendo questi equilibri e sviluppandoli. E lui ha dimostrato questa grande abilità nelle scelte che ha fatto, con il grande supporto della dirigenza e della proprietà”.

“Merito del CEO Benedetto Vigna, che gli sta dando la possibilità di fare queste scelte, e di John Elkann, che sta dando a Ferrari tutto quello che ha bisogno per vincere. Quello che Ferrari sta facendo è il frutto del lavoro di Vasseur e delle altre mille persone che sono a Maranello, in quella che una volta era la gestione sportiva, che mi piace ancora chiamare così”: un importante attestato di stima da parte di un manager concreto e onesto, parte integrante di una rivoluzione che cambierà il volto del suo team. 

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