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A meno di un mese dall'effettivo inizio della stagione 2020, i vertici della Formula 1 stanno ancora lavorando febbrilmente al calendario del campionato: una volta definite le prime otto gare del mondiale, manca la seconda parte, in cui, in teoria, il Circus dovrebbe spostarsi fuori dall'Europa. Usiamo il condizionale perché la fattibilità di alcune trasferte intercontinentali è tutt'altro che sicura. Stando ai ben informati, tra le gare a forte rischio di cancellazione ci sarebbero Baku e Singapore, che, da circuiti cittadini, difficilmente si sposerebbero con il concetto della "biosfera" per proteggere gli addetti ai lavori. In forse ci sarebbe anche Suzuka.
Per garantire comunque un campionato con un numero consistente di gare, i vertici della Formula 1 stanno seriamente prendendo in considerazione lo svolgimento di altri GP in Europa dopo il GP di Monza del 6 settembre, al momento l'ultima gara confermata in calendario. A rivelarlo è il direttore sportivo della F1, Ross Brawn: «Ci sono diversi bei circuiti europei dove potremmo disputare un altro paio di gare per assicurarci di avere una stagione completa. Non abbiamo intenzione di fare annunci, ci stiamo ancora lavorando; vogliamo evitare di confermare e poi cambiare in corsa. Ma dobbiamo farlo con sufficiente anticipo da permettere ai fan di organizzarci. Speriamo che ad alcune corse nella seconda parte della stagione possano assistere gli spettatori, quindi serve tempo per la vendita dei biglietti e la promozione dell'evento».
Tra i circuiti papabili per una gara europea da settembre in poi c'è anche il Mugello, che - ironia della sorte - dopo la cancellazione della gara di MotoGP per il 2020, potrebbe invece ospitare la F1. Resta anche la candidatura di Imola, che, è notizia di ieri, ha rinnovato la propria omologazione al Grado 1 della FIA, necessaria per organizzare una gara di F1. Imola, però, sconta la vicinanza al centro cittadino, uno svantaggio rispetto al più defilato Mugello. Il GP del Canada, invece, potrebbe prendere il posto di Singapore. C'è anche spazio per un doppio GP del Bahrain a fine stagione: l'ipotesi è di disputare due corse a Sakhir il 29 novembre e il 6 dicembre, prima del gran finale ad Abu Dhabi il 13 dicembre. Suggestione confermata dallo stesso Brawn, che ricorda come il Bahrain International Circuit preveda diverse configurazioni, tra cui una sorta di ovale, da poter impiegare alla bisogna.