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La rivoluzione francese della Renault in F.1 parte da Locorotondo, paese di origine di Luca De Meo, Ceo Alpine Renault grande manager dell’alleanza Renault Nissan.
In occasione del Viva Festival, che si tiene nel paese della valle d’Itria, De Meo era in vacanza e ha incontrato in maniera informale i giornalisti presenti all’evento Renault dedicato al futuro e all’innovazione. Naturale parlare anche di F.1 e dei recenti cambiamenti in Alpine, che De Meo ha voluto segnalare come primo passo di un rilancio del brand. Per Alpine, infatti, non c’è solo la F.1 ma anche il WEC, il mondiale prototipi con la 24 ore di Le Mans.
De Meo ha sottolineato come lo sport sia importante nella visione del gruppo: “In Italia c’è la Ferrari che trascina i tifosi e crea aggregazione, in Francia Renault corre da 46 anni, ma non c’è quell’attaccamento che abbiamo noi in Italia. Abbiamo due piloti francesi, corriamo con un marchio francese e l’intento è proprio quello di creare una comunity, aggregando i tifosi, un po’ come era accaduto quando abbiamo lanciato la Fiat 500 (a quel tempo lavorava lì, ndr) e abbiamo creato una sorta di movimento in cui riconoscersi tutti”.
Via il team principal Szafauner, via il CEO Laurent Rossi, Pat Fry e Alan Permane, tecnici, la rivoluzione è ancora in atto: “Non ci sono solo le corse, ma anche l’approccio umano. Nel nostro gruppo lavora gente che alle 4 del mattino si alza per andare a lavorare in catena di montaggio. A questi si deve rispetto, perché i soldi investiti nelle corse derivano anche dal loro impegno, se vedo che manca questa etica allora dico che non la posso accettare. L’impegno in F.1 deve portarci ad essere competitivi, vincenti, attrattivi anche per i migliori piloti e creare seguito. L’impegno nello sport non è solo F.1, abbiamo cominciato i test con la A424 che correrà a Le Mans il prossimo anno, abbiamo una gamma di modelli Alpine sportivi, giovani, dinamici, una linea Esprit Alpine nelle vetture di serie, è un discorso molto ampio e complesso”.
Fra i nomi in corso c’è quello di Mattia Binotto, ex team manager Ferrari, sempre dato per accasato in qualche squadra… “Conosco molto bene Mattia, ma in questo momento tocca a Bruno Famin ad occuparsi della squadra. Bruno è uno squadrato, preparato, conosce le competizioni. Tocca a lui creare le basi per una squadra vincente”.
Poi una domanda sul Viva Festival di Locorotondo e il futuro Renault: “Le auto elettriche sono silenziose, serve un sound che le distingua. Io sono appassionato di musica e con Jean Michel Jarre, noto compositore ma anche ingegnere elettronico e appassionato di auto, abbiamo visto dei punti in comune, è nata l’idea di una abbinata che dia un sound caratteristico alle Renault del futuro, che a Locorotondo erano state esposte in anteprima. Musica, auto, ingegneria, tecnologia, tutti elementi che fanno parte della Renaulution iniziata qualche mese fa”.
Che dire, la seconda rivoluzione francese, anzi Renaulution, è cominciata e porta la firma di un italiano…