F1. Alpine e una poltrona per troppi, ma non solo: ecco gli ultimi risvolti del mercato piloti

F1. Alpine e una poltrona per troppi, ma non solo: ecco gli ultimi risvolti del mercato piloti
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Sono tanti - anzi, troppi - i piloti in lizza per il sedile in Alpine lasciato vacante da Fernando Alonso. Ma è solo uno degli intrecci del mercato piloti per il 2023, in attesa di un 2024 potenzialmente esplosivo
16 settembre 2022

Una poltrona, Alpine, per tanti, troppi, piloti alla ricerca di un volante per la prossima stagione. L'abbandono di Fernando Alonso, passato in Aston Martin, la vicenda Oscar Piastri, passato in McLaren, hanno creato una girandola di nomi e possibilità in cui si è inserito, dopo Monza, anche Nyck De Vries, pilota Mercedes prestato all'Aston Martin ma al debutto con Williams. E dopo l'ottimo esordio, un posto in questa squadra, con l'uscita di Latifi, appare ormai già segnato. Ma andando con ordine, la situazione al momento è la seguente, con possibili cambiamenti entro le 24 ore come spesso accade in F.1. Alpine cerca un sostituto e il primo della lista è Pierre Gasly che è stanco di Alpha Tauri, anzi della galassia Red Bull. Ultimo esempio, il premio Bandini a Brisighella col team che non ha dato il nulla osta al pilota perché impegnato in altre attività. La cosa è stata presa male dagli organizzatori che hanno ripiegato su Magnussen, ma Gasly ha un contratto con Alpha Tauri e quindi liberarsi per Alpine presuppone delle penali che qualcuno dovrà pagare.

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A questo punto, pallino del presidente Alpine Luca De Meo, ci sarebbe Antonio Giovinazzi, che ha un contratto come pilota Ferrari ma che di fronte alla possibilità di correre una stagione in F.1, può liberarsi dell'accordo. Il problema è che Giovinazzi non è convinto di lasciare la galassia Ferrari, non solo per la F.1 (con il contentino Haas con la quale farà ancora una sessione di prove libere) quanto per il programma Le Mans che lo stuzzica. Ma la F.1 è sempre la F.1 e nel test collettivo che Alpine farà a Budapest, ci sarà anche Giovinazzi, che avrà modo di capire cosa fare e in tempi brevi. In Alpha Tauri viene data per traballante la posizione di Tsunoda, ma dipende molto da quanto Honda deciderà ancora di spingere per il suo pilota, visto anche il rinnovato accordo con Red Bull almeno fino al 2025.

L'arrivo di Herta dagli USA (non ha ancora la superlicenza) fa anche capire come in questo team stia per succedere qualcosa che va oltre la scelta dei piloti (interessa ad Andretti...) e poi c'è il nodo Ricciardo. Al momento non sembrano esserci porte aperte per lui in qualche team: Alpine per i trascorsi e le porte in faccia, Haas per una questione di soldi (sostituirebbe Schumacher ma anche Magnussen in bilico perché i famosi sponsor non si sono visti). Con Williams che il dopo Latifi verrebbe preso da De Vries, spinto da Mercedes per il dopo Hamilton, tutti i giochi ormai sono già rivolti al 2024 e qui potrebbe capitare qualcosa di molto grosso e succoso, che vi diciamo in altro articolo...

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