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Arriva un nuovo capitolo della saga sulla flessiblità dell'ala posteriore a basso carico della McLaren MCL38 di Lando Norris e Oscar Piastri. Secondo quanto riporta Motorsport.com, la FIA avrebbe chiesto alla scuderia di Woking di apportare modifiche al componente della discordia. Nelle mmagini della MCL38 in movimento a Baku, si notava una rotazione all'indietro di parte dell'ala, una soluzione che altri concorrenti hanno soprannominato "mini DRS". Avendo superato i test statici della Federazione, in cui vengono applicate delle forze mentre la vettura non è in movimento, l'ala posteriore della McLaren MCL38 rispetta i dettami dell'attuale regolamento.
Ma come spesso accade con soluzioni che sfruttano le zone grigie delle normative, con un'interpretazione che svicola dalla filosofia della Federazione, la FIA ha deciso di imporre un giro di vite. Se da un lato le ali per forza di cose hanno una flessibilità di fondo, i componenti che le costituiscono non possono essere pensati per flettere in una certa maniera. E il confine lo stabilisce proprio la Federazione. Non può che aver influito il pressing da parte delle altre scuderie, Red Bull in testa, per avere chiarimenti sulla vicenda. Ora la palla passa alla McLaren, che dovrà apportare le modifiche richieste all'ala posteriore che tiene banco da giorni.
"Sebbene il nostro alettone posteriore di Baku sia conforme alle normative e superi tutti i test di deflessione della FIA, la McLaren si è offerta proattivamente di apportare alcune piccole modifiche all'ala in seguito alle nostre conversazioni con la FIA. Ci aspettiamo anche che la FIA abbia conversazioni simili con altri team in relazione alla conformità delle loro ali posteriori" si legge nel comunicato rilasciato dalla squadra di Woking.