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La settimana di pausa dopo la tripletta è finalmente terminata e la Formula 1 è pronta per il tredicesimo appuntamento stagionale, il Gran Premio d’Ungheria. A un aver avuto un inizio di weekend positivo, almeno al di fuori della pista, è stata la Mercedes. Questa mattina il mondo si è svegliato in tilt per un problema nell’ultimo aggiornamento rilasciato dalla piattaforma di cybersecurity Crowdstrike. Interruzioni del servizio di emergenza in alcuni stati negli USA, ma anche a tantissime compagnie aree internazionali, nelle banche ma anche a Microsoft. La domanda lecita è: tutto questo cosa c’entra con la Mercedes? Molto semplicemente, Crowdstrike è da tempo il partner del team di Toto Wolff in F1.
Mercedes ha affidato la propria sicurezza informatica, sia per quanto riguarda i metadati del quartier generale di Brackley che in pista in giro per il mondo, a Crowdstrike. La grave interruzione informatica di questa mattina, stando a quanto riportato dalla FOM sul proprio canale X e confermato anche nella realtà, non ha intaccato il normale svolgimento dell’attività in pista per quanto riguarda i servizi di cronometraggio e di live-timing offerti dal canale della Formula 1. Tuttavia, questo non vuol dire i team non abbiamo avuto dei problemi, come Alpine che utilizza computer Microsoft, e la stessa Mercedes. Infatti, prima dell’inizio della prima sessione di prove libere, il muretto box del team di Toto Wolff era in down con tutti i monitor fuori uso. Fortunatamente, il problema tecnico è stato risolto in tempo prima che il semaforo delle FP1 diventasse verde.
“Abbiamo avuto un grande supporto da parte di Crowdstrike e tutti i nostri parter. C’è stato un po’ di lavoro che abbiamo dovuto fare per risolvere” ha esordito Andrew Shovlin in conferenza stampa. “Abbiamo veramente tanti computer in giro per il garage, al muretto box e in giro. Tutti loro necessitavano di quell’aggiornamento, quindi l’abbiamo eseguito e siamo riusciti comunque a lavorare. L’impatto che hanno avuto è stato minimo nella prima sessione di prove libere, se non nullo. Abbiamo solamente dovuto lavorarci un po’ su per risolvere ma poi è tutto tornato come doveva essere” ha chiosato il direttore tecnico della Mercedes.