F1. Aggiornamenti Ferrari in Bahrain, D'Ambrosio: "Nessuna rivoluzione, ma solo aggiungere marginali e costanti guadagni sulla SF-25"

F1. Aggiornamenti Ferrari in Bahrain, D'Ambrosio: "Nessuna rivoluzione, ma solo aggiungere marginali e costanti guadagni sulla SF-25"
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Jerome D'Ambrosio, Deputy Team Principal della Scuderia Ferrari, ha parlato degli aggiornamenti della SF-25 portati in occasione del Gran Premio del Bahrain 2025
11 aprile 2025

“Più che un cambio di caratteristiche, stiamo cercando di aggiungere performance, down force in continuità con quanto abbiamo sviluppato nel corso dell’inverno” ha dichiarato Jerome D’Ambrosio, vice-team principal della Scuderia Ferrari, ai nostri microfoni commentando gli aggiornamenti al fondo della SF-25 portati dal team di Maranello l’occasione del Gran Premio del Bahrain 2025, quarto appuntamento stagionale della Formula 1.

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“Vogliamo solamente che quanto fatto in sede riesca a tradursi in pista visto che abbiamo portato un grande aggiornamento qui, ma in generale posso dire che vogliamo aggiungere del down force mantenendo la guidabilità tramite delle prestazioni in più” ha proseguito D’Ambrosio. “Detto questo, le nostre aspettative non sono di rivoluzionare per intero il quadro delle prestazioni, vogliamo solamente migliorarci step dopo step. Questo è veramente molto importante perché ogni centesimo che guadagniamo è un passo avanti, ed è quello che stiamo perseguendo. Nessuna rivoluzione, ma solo aggiungere marginali e costanti guadagni sulla macchina”.

“Tra la prima e la seconda sessione faremo dei lavori di correlazione per capire meglio, anche se con un pilota di riserva [Dino Beganovic che prenderà il sedile di Charles Leclerc nella FP1 in qualità di rookie] è più complicato perché non abbiamo continuità con le auto. La pista del Bahrain è complicata soprattutto per via delle differenti condizioni delle libere, questa in particolare, rispetto alle qualifiche. Anche se non ci sarà Leclerc, avremo modo di fare dei test e capire le differenze tra il fondo vecchio e il nuovo. Poi nella FP2 entrambe le auto avranno lo stesso pacchetto, saranno uguali”.

Ci sono state molte speculazioni dopo la squalifica di Hamilton in Cina per via dell’altezza del fondo – ha aggiunto D’Ambrosio – ma alla fine va detto che con questi regolamenti, più basso stai con la macchina, più down force ottieni. Abbiamo solamente cercato di trovare il nostro limite nel corso del weekend. Non saprei dire se per noi, rispetto ad altri team, ma stiamo sperimentando con più difficoltà o meno. È perfettamente nella natura di questo regolamento tecnico che ci permette di lavorare in quella zona che ci permette di avere molta performance, ma questo è uguale per tutti”.

“Una questione fondamentale, che anche in questo caso vale per tutti, è come gestire gli aggiornamenti del 2025 in ottica 2026. Stiamo ponderando i due progetti, ma non è una situazione bianco o nera. Non abbiamo fissato un momento in cui nella stagione lasceremo da parte la SF-25 per concentraci sul prossimo regolamento. Sarà una decisione che prenderemo poi basandoci su alcuni criteri. Quando arriverà la chiamata vedremo, ma per il momento non è ancora abbastanza”.

La scorsa settimana Lewis Hamilton, al termine del GP del Giappone, ha dichiarato che il team ha riscontrato un problema nella vettura, oltre ad una possibile differenza di set-up tra lui e Charles Leclerc. “Lui si riferiva principalmente ad un crollo di performance a livello di aerodinamica, ma era dovuto anche a dei danneggiamenti della vettura. Ma è parte della Formula 1 avere un degrado del genere appena perdi qualcosa per un danno che normalmente ti porta performance. La situazione in cui ci troviamo tutti è complicata perché siamo tutti molto vicini, anche la minima cosa è rilevante. Vogliamo aggiungere prestazioni ma senza rivoluzionare quello che abbiamo perché la finestra in cui stiamo lavorando è buona. Se tu hai fatto un buon lavoro e i tuoi avversari diretti non riescono a massimizzare il pacchetto che hanno, riesci comunque ad essere nella mischia. Solo così riesci ad aver un quadro reale della situazione. Al momento non dobbiamo sistemare un’area in particolare o aggiustare qualcosa nello specifico, dobbiamo solamente massimizzare quello che abbiamo per migliorare il bilancio aggiungendo deportanza. Solo così potremo andare avanti”.

Charles Leclerc a Suzuka, rispetto ad Hamilton, ha voluto provare alcune cose diverse per trovare il limite del suo feeling con la SF-25. “Ovviamente avere due piloti diversi vuol dire che ci sono due esigenze e sensazioni diverse – ha ammesso D’Ambrosio – ma devo dire che sono veramente piccole differenze. Uno preferisce più un’auto sottosterzante mentre l’altro sovrasterzante, per esempio. È impossibile avere due vetture completamente diverse tra loro. I piloti cercano solamente di trovare quello che più si adatta a loro e il loro stile. Funziona così in Formula 1. Noi sviluppiamo le auto poi sono loro a dove cercare la giusta finestra d’utilizzo. Tutti gli appuntamenti sono importanti, ma questo weekend un po’ di più dato che abbiamo fatto i test qui e portiamo importanti aggiornamenti. Vogliamo essere certi che i piloti abbiano quello che si aspettavano dalle novità. Non riguarda solamente quello che guadagniamo, ma anche la correlazione che è fondamentale per noi e chi lavora a Maranello. Sarà interessante vedere come andranno questi due Gran Premi che sono molto diversi dai primi per via delle temperature e del tracciato, così riusciremo ad avere una prima comparazione”.

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