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La Formula 1 sta portando a termine la terza ed ultima giornata di test prestagionali in Bahrain in vista del primo appuntamento stagionale, il Gran Premio d’Australia, al via il 16 marzo. Tuttavia, niente attività in pista per Carlos Sainz quest’oggi dato che ha già completato il suo programma con Williams lasciando la FW47 al compagno di squadra Alexander Albon.
Dopo quattro anni, vestito di rosso a rappresentare la Scuderia Ferrari in giro per il globo, Carlos Sainz ha definitivamente voltato pagina colorando il suo mondo di blu. La sua avventura in Williams era iniziata già lo scorso anno ad Abu Dhabi, quando Frédéric Vasseur gli ha dato il via libera per scendere in pista nei test post stagionali con il team di Grove. Ma adesso tutto è diverso dato che il madrileno è ufficialmente pilota titolare della Williams al fianco di Alexander Albon. Passare da una squadra all’altra è comunque un momento molto delicato da gestire dato che si ricomincia tutto d’accapo; l’acclimatamento richiede anche molti sforzi da parte del pilota e Carlos Sainz non ne ha fatto mistero. “Sto bene anche se un po’ stanco dato che ieri è stata una giornata lunga di test, ma anche perché questo è stato un inverno molto lungo per me” ha ammesso il #55 ai microfoni di Sky Sport F1 .
“È dura quando cambi squadra perché passi tantissimo tempo in ufficio e al simulatore. Penso proprio che prima del Gran Premio d’Australia mi prenderò qualche giornata di pausa per recuperare, così sarò al 100% per la stagione. Mi sono allenato tanto e a me piace molto concentrami sulla preparazione fisica. Ma è vero che quest’anno ci ho dedicato un po’ meno tempo perché sono stato molto a Grove per fare ore extra al simulatore e meeting con la squadra. Ho lavorato molto anche con Mercedes per capire come funziona il loro motore. Tutti questi impegni, quindi, non mi hanno lasciato molto tempo per la preparazione fisica, ma sicuramente quando riprenderà la stagione mi concentrerò anche su questo”.
Nella seconda giornata di test, l’ultima per lui, nonostante le basse temperature e la pioggia scesa al mattino, Carlos Sainz ha siglato il miglior tempo in classifica generale precedendo gli alfieri, Lewis Hamilton e Charles Leclerc, della sua ex squadra, la Ferrari. “Ieri è stato il mio ultimo giorno in pista prima di volare in Australia. Abbiamo scaricato un po’ la macchina, provare un po’ con le gomme e la simulazione di qualifica perché non voglio arrivare a Melbourne senza aver fatto un programma del genere. Ma è vero anche che il feeling, già dai test post-stagionali ad Abu Dhabi, era buono dato che sono andato forte. Mi sto trovando bene con la squadra e la macchina, ma ci sono ancora tantissime cose che non capisco bene come funzionano, come trovare gli ultimi due decimi. Ripeto, il primo feeling mi sembra positivo e sono andato bene con tutti i compound”.
Quando il madrileno ha annunciato lo scorso agosto di voler passare in Williams, rifiutando diverse offerte come quelle di Alpine e Sauber-Audi, ha lasciato il paddock di Formula 1 di stucco. Passare da un top team come Ferrari alla squadra di Grove, che milita infondo alla classifica costruttori, è stato comunque un azzardo, seppur motivato. “Secondo me i distacchi saranno veramente molto vicini. La cosa fondamentale che mi ha spinto a scegliere Williams è stato il progetto, la gente che lavora qui. Ho visto l’investimento che sta facendo la squadra anche se non ho grandi aspettative per quest’anno. So che sarà una stagione per preparare il 2026 che sarà l’anno più importante per la Williams per fare quel passo avanti. In questo 2025, invece, continueremo ad imparare e cercare di capire quanti progressi siamo in grado di fare per il futuro”.
“Dopo aver corso con la famiglia Red Bull, la Renault e la McLaren, ho deciso di venire in Williams perché so che potrei aiutare la squadra a tornare in alto con la mia esperienza, oltre agli indizi che ho captato lo scorso anno, quando ero ancora in Ferrari. A mio avviso, la Williams ha più potenziale per fare lo stesso salto che ha fatto la McLaren in questi ultimi cinque anni. È un progetto a lungo termine ma il potenziale lo vedo. In questo momento, niente mi farebbe più felice o mi motiva più di essere parte del progetto che ha portato Williams a lottare per le vittorie e podi. So che è ancora molto presto per dire se ci riusciremo o meno, ma questa è la mia ambizione e quello su cui sono focalizzato”.
“Penso che non sia un segreto che la McLaren sarà il team da battere quest’anno, e vale per tutti. Forse un pochino più avanti o più indietro potrebbe esservi la Red Bull oppure Mercedes e Ferrari, ma non so ancora dirlo. Sicuramente McLaren parte dalla base molto solida dello scorso anno e sembra che abbiano fatto una macchina molto guidabile. Bisogna tenere conto che nei long run i team possono ancora manipolare un po’ il passo gara. In gara normalmente si parte con 110 kg di benzina ma puoi mettere anche 10 o 15 kg di zavorra ancora; quindi, anche questi long run possono sfalsare i risultati della simulazione passo gara. Non so se la Ferrari o altri team lo abbiano fatto, ma so per esperienza che nel passato molti top team l’hanno fatto”.
Se da una parte Lewis Hamilton si sta ambientando ai propulsori di Maranello, dall’altra anche Carlos Sainz si deve adattare a quelli di Brackley che spingono le monoposto della Williams. “Differenze tra motore Ferrari e Mercedes? A livello di performance nulla. Sono due power-unit molto simili per la quantità di potenza che producono. Quello che cambia tutto è il feeling, la potenzia in cui ti arriva all’acceleratore, come frenare. Mi sto ancora adattando perché mi sento ancora un po’ perso sul come estrarre il massimo da questo motore. Ma rimane interessante confrontare due power unti come quelle di Ferrari e Mercedes. Cambi marcia, frenata ed entrata in curva sono ancora cosa completamente nuove per me, non ho ancora sufficiente esperienza per capire come funzionano al 100%”.