Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Sta per calare il sipario sulla terza ed ultima giornata di test prestagionali in Bahrain. Fare un’analisi di quelli che potrebbero essere gli equilibri in pista al via del campionato in Australia tra due settimane è quasi del tutto impossibile. Non solo per via dei programmi di lavoro diversi da team a team, da pilota a pilota, ma anche per le inaspettate condizioni della pista di Sakhir per via del clima. Cerca comunque di fare un bilancio su questa tre giorni il team principal della McLaren, campione del mondo Costruttori di Formula 1 nel 2024, Andrea Stella.
Nella prima giornata di test la McLaren si è portata a casa la prima posizione grazie al giro veloce di Lando Norris, eppure nella seconda giornata il team campione del mondo Costruttori non ha brillato posizionandosi nelle retrovie con entrambi i piloti. Eppure, i dati sulla simulazione passo gara svolta sia dal numero #4 che da Oscar Piastri ha fatto emergere una grandissima costanza ed un degrado gomme pressocché inesistente. Dunque, il team papaya non solo riprende sullo stesso slancio della scorsa stagione, ma ha anche confermato di aver sviluppato con ampio margine la MCL39. Tuttavia, Andrea Stella cerca di calmare gli animi analizzando le particolari condizioni della pista di Sakhir.
“I primi due giorni di test in Bahrain sono stati completamente anomali per la mancanza di vento e le temperature molto basse, oltre a condizioni di alto grip in Bahrain che è sempre relativamente basso rispetto ad altri circuiti. Quindi i tempi sul giro erano velocissimi ma la macchina era relativamente consistente, per cui è stato abbastanza facile mettere insieme il giro con gomme nuove. Questo ha portato anche a dei riferimenti nei long run in cui c’era una limitata degradazione delle gomme” ha chiarato Stella ai microfoni di Sky Sport F1.
“Oggi, invece, abbiamo avuto condizioni più normali per il Bahrain. Abbiamo, infatti, rivisto tutte le difficoltà tipiche di Sakhir, ovvero il vento e temperature più alte. Se osserviamo i programmi di tutti i piloti, notiamo che non molti sono riusciti a mettere insieme un giro rappresentativo. Quindi penso che sia uno di quei giorni in cui bisogna guardare ai tempi con una certa tranquillità perché non credo che ci si possa leggere molto. Si tratta solamente di un po’ di frustrazione al momento perché venendo da due giorni di altissimo grip, oggi hanno dovuto riadattarsi ad andare un po’ più piano”.
“In casa McLaren abbiamo sicuramente fatto dei miglioramenti perché qui in Bahrain due anni fa eravamo ultimi ed ora siamo campioni del mondo Costruttori. Non credo che questo sia dipeso dal fatto che abbiamo lavorato molto sulle caratteristiche di guidabilità della macchina. Abbiamo solo prevalentemente cercato di aggiungere quanta più efficienza aerodinamica possibile. In realtà, la personalità della monoposto non è molto cambiata, ma è molto più veloce perché ha meno resistenza sui rettilinei e più downforce, spinta aerodinamica, nelle curve. Di per sé, i commenti dei piloti sono molto simili a quelli di due anni fa, quindi non necessariamente abbiamo agito sulla guidabilità in sé stessa, ma sulle forze che agiscono sulla macchina” ha proseguito Andrea Stella analizzando il processo evolutivo della McLaren in queste ultime stagioni.
“Nel paddock dicono che siamo i favoriti? Ripeto, abbiamo girato in condizioni molto particolari. Non penso che si sia mai visto un Bahrain come nei primi due giorni, ma sappiamo che in quelle condizioni la macchina funzione bene, però se prendiamo la giornata di oggi le problematiche sono molto più importanti dal punto di vista del bilancio e del grip. Non sono così sicuro che in queste condizioni i rapporti di forza che si sono intravisti in queste simulazioni di gara siano quelli che ci possiamo aspettare. Siamo estremamente cauti sia per quello che riguarda il passo gara sia per quello che riguarda la prestazione sul giro”.
“Anche se facciamo riferimento a come abbiamo concluso la scorsa stagione, se andiamo a Las Vegas, non siamo i favoriti. Abbiamo faticato tantissimo e Mercedes poteva fare quello che voleva e vincere la gara. Se andiamo ad Abu Dhabi tra Ferrari e McLaren non credo che ci fosse molto da scegliere. Siamo riusciti a vincere il campionato del mondo perché siamo rimasti relativamente costanti, ma in termini di prestazioni queste sono dipese moltissimo dalle condizioni e dal circuito. Quindi per noi era molto chiaro già dall’anno scorso e durante l’inverno che se avessimo voluto mantenere questa posizione di competitività, non di favoriti, avremmo dovuto sviluppare la macchina ed è esattamente quello che abbiamo cercato di fare. Da quello che ho visto qui ai test sembra che non solo i top team, ma anche altre squadre ci è riuscita bene in questo. Mi aspetto una stagione ancora più compatta di quella del 2024 e non necessariamente dovremo parlare di top-4”.