F1 2024. Le cinque domande a cui dovranno rispondere i test pre-stagionali in Bahrain

F1 2024. Le cinque domande a cui dovranno rispondere i test pre-stagionali in Bahrain
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Ecco cinque domande a cui avremo risposta nei test pre-stagionali 2024 della Formula 1 in Bahrain
19 febbraio 2024

La stagione 2024 di Formula 1 è alle porte: tra dieci giorni inizieranno le prove libere del Gran Premio del Bahrain, la prima gara del campionato. Ma prima di tutto questo, i test pre-stagionali dovranno ci aiuteranno a dissipare i dubbi sui veri valori in campo. Sono diversi gli interrogativi a cui potremo rispondere tra qualche giorno. Andiamo a scoprirli insieme. 

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La Red Bull ha osato troppo (E quanto ha osato davvero)?

Pur con alcuni dettagli sapientemente celati - o forse proprio per quello - la Red Bull RB20 ha stupito fin dal primo momento in cui è stata mostrata al mondo. Quelle feritoie verticali appena intuibili e i bazooka sul cofano motore sono bastati per far intuire un cambiamento profondo delle masse radianti sotto il vestito della monoposto. Un lavoro, quello di Adrian Newey e compagni, che sembra aver ripreso concetti che in Mercedes non hanno funzionato per alzare ulteriormente l'asticella prestazionale, con la consapevolezza di poter partire da un'ottima base come la RB19. Anziché procedere nella direzione seguita dagli altri team, si è deciso di osare. Quanto, lo scopriremo solo vedendo la macchina in pista in Bahrain, visto che la RB20 in studio durante la presentazione è stata inquadrata quasi esclusivamente dal tre quarti posteriore. Non è scontato, poi, che una via così non convenzionale porti i suoi frutti. Se c'è qualcuno che è in grado di riuscire in questa impresa, quello è Adrian Newey. Ma anche lui, in passato, ha commesso degli errori. Nessuno è perfetto, dopotutto. Ma qualche monoposto ci arriva vicina. 

La Ferrari SF-24 oltre che guidabile è anche veloce?

Nell'incontro con la stampa cui abbiamo partecipato, Charles Leclerc ha dichiarato candidamente che lo scorso anno gli bastarono pochi giri per capire che la Ferrari SF-23 aveva dei problemi che gli avrebbero condizionato la stagione. La buona notizia è che 12 mesi dopo quel debutto amaro Leclerc al debutto in pista con la nuova SF-24 ha percepito sensazioni molto diverse. Come confermato anche dal team principal Fred Vasseur, in Ferrari si è lavorato molto sulla guidabilità, cercando di rendere la nuova nata meno imprevedibile nelle reazioni alle condizioni esterne rispetto alla monoposto che l'ha preceduta. Già dai giri a Fiorano durante il filming day si poteva notare una differenza (positiva) di comportamento della vettura. Ma come ha sottolineato Leclerc, il fatto che una vettura sia più semplice da guidare non significa che sia anche veloce. Certo, dal raffronto con la SF-23 a Fiorano la SF-24 è uscita vincitrice, e di parecchio: si parla di otto decimi in meno. Però questo miglioramento deve essere messo a confronto con quello della concorrenza. E i test pre-stagionali in Bahrain saranno la prima occasione per farlo. 

Aston Martin, una vita da mediana o da top team?

Che l'Aston Martin abbia ambizioni da top team non è un mistero. Oltre ai proclami di patron Lawrence Stroll, si è passati anche ai fatti, con la costruzione di strutture all'avanguardia presso la sede della scuderia a Silverstone. Ma è tempo che questi desideri abbiano anche un riscontro in pista. Dopo la sensazionale prima parte dello scorso anno, l'Aston Martin è scivolata verso il centro classifica, complici degli aggiornamenti non azzeccati. Nel 2024, la scuderia di Fernando Alonso e Lance Stroll dovrà dimostrare che quanto di buono ottenuto all'inizio dello scorso anno non è stato solo la conseguenza dei problemi delle altre aspiranti della Red Bull. Se nei test pre-stagionali del 2023 era iniziata una favola, ora bisogna puntare su una solida realtà. Anche perché c'è un altro elemento di disturbo a centro classifica...

La VCARB-01 è davvero una Red Bull 2?

Siamo pronti a scommettere che la VCARB-01, la prima monoposto dell'ex Toro Rosso, oggi Visa Cash App RB, farà molto discutere nei test. Da quanto si è visto della vettura di Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda, sembra proprio che l'intensificazione delle sinergie con la Red Bull abbia portato i suoi frutti a livello tecnico. Come si intuiva già dal pacchetto di aggiornamenti arrivato lo scorso anno ad Austin, in quel di Faenza si è sfruttato lo sfruttabile per portare in pista una monoposto molto simile a quelle di casa Red Bull. Christian Horner ha più volte negato che si tratti di un caso simile come quello della Racing Point RP20, la "Mercedes rosa" che fece discutere moltissimo nel 2020. Ma se la VCARB-01 fosse davvero una "Red Bull 2", porterebbe scompiglio a centro classifica. E quando progetti così al limite funzionano, arrivano gli attacchi dei rivali. 

Mercedes e McLaren, chi sarà cresciuta di più?

Mercedes e McLaren hanno intrapreso strade molto diverse per la stagione 2024 di Formula 1. A Brackley, dopo aver insistito fin troppo con un concetto che non ha portato i suoi frutti, i tecnici guidati da James Allison hanno deciso di alzare bandiera bianca, ripiegando su una filosofia progettuale in linea con quella della Red Bull, eseguita in maniera piuttosto sofisticata. A Woking, invece, si è deciso di capitalizzare quanto di buono fatto lo scorso anno, procedendo nello sviluppo di quella che è stata la seconda forza del campionato a fine 2023. Strade diverse, quelle di Mercedes e McLaren, che riflettono quanto successo in tempi recenti. Ma che, di fondo, hanno lo stesso scopo: farsi largo tra le rivali della Red Bull. Chi dimostrerà la crescita maggiore? Cominceremo a intuirlo solo durante i test pre-stagionali, al via mercoledì 21 febbraio. 

Da Moto.it

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