F1 2023. Mercedes, cosa c'è dietro al ritorno di James Allison come direttore tecnico?

F1 2023. Mercedes, cosa c'è dietro al ritorno di James Allison come direttore tecnico?
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In Mercedes, Mike Elliott e James Allison si sono scambiati i ruoli, e quest'ultimo è tornato ad essere direttore tecnico. Ma cosa c'è dietro a questa scelta?
21 aprile 2023

In Mercedes tira aria di cambiamento. Secondo quanto riporta Autosport, James Allison torna ad essere il direttore tecnico della scuderia di Brackley. Mike Elliott, che ha supervisionato lo sviluppo delle deficitarie W13 e W14, subentra al posto di Allison come Chief Technical Officer, ruolo dal respiro più ampio, in quanto include responsabilità anche in aree esterne alla F1. Uno scambio di ruoli, questo, che sottende il cambio di filosofia già annunciato da Toto Wolff. Le pance extrasmall, destinate all'estinzione, sono state difese a spada tratta proprio da Elliott, convinto che si trattasse della scelta giusta. E se la Mercedes ha perseverato anche a inizio 2023, già in Bahrain Toto Wolff aveva annunciato un dietrofront. 

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Secondo quanto riporta Autosport, sarebbe stato lo stesso Elliott a voler fare un passo indietro, nella convinzione di non essere adatto al ruolo di direttore tecnico. Forse è stata proprio la mancanza di lungimiranza nel proseguire sulla strada sbagliata a fargli capire di non essere tagliato per vestire i panni che oggi sono nuovamente indossati da James Allison. Ma fino a poco tempo fa, Elliott non era l'unico convinto della filosofia adottata dalla Mercedes, visto che ha avuto fino in tempi recenti l'appoggio del top management, sebbene fosse già stato concepito anche il piano B che vedremo in pista a breve. Una cosa è certa: il piano di successione di Allison architettato da Mercedes non ha funzionato.

Il caso di Elliott, in Mercedes dal 2012, in qualche modo ricorda quello di Mattia Binotto, arrivato a ricoprire un ruolo, quello di team principal, per cui non era il candidato ideale. Ma certe cose si scoprono solo con la pratica, come hanno compreso bene anche in Mercedes. Elliott, però, continuerà la sua avventura in Mercedes, in un ruolo, peraltro, ancora più apicale. La fiducia nei suoi confronti, insomma, resta. Ma serviva trovare la carica più adatta a lui. Verrebbe anche da pensare che siano proprio i momenti difficili a permettere di capire meglio chi ha davvero la forza di poter gestire un gruppo al meglio e traghettarlo verso acque meno turbolente. Una cosa è certa. In F1 ci sono delle figure capaci di rendersi indispensabili. E quando, per un motivo o per l'altro, arriva il momento di sostituirle, il passaggio è tutt'altro che semplice.

Da Moto.it

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