F1 '20 sospesa & GP Revival '90, Shock Brasile: Senna patisce la chicane mobile e Prost vince la sua prima in Rosso [video]

F1 '20 sospesa & GP Revival '90, Shock Brasile: Senna patisce la chicane mobile e Prost vince la sua prima in Rosso [video]
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In casa di Senna, a Interlagos, l’impresa di Prost che a sorpresa vince il suo primo GP F1 con la Ferrari, provando a fare innamorare i tifosi del Cavallino che lo attendono a Imola. In pista anche dodici piloti italiani e i motori Lamborghini, ma a fregare Ayrton è stato quel giapponese che gli ha “tolto” il musetto
21 marzo 2020

Punti chiave

A motori F1 2020 forzatamente spenti, per il maledetto Covid-19, prosegue il nostro revival del trentennale con il secondo Gran Premio del Mondiale, quello 1990 e non certo il GP F1 del Bahrain. Dopo gli USA, con l’exploit di Alesi, si arriva in Brasile per il secondo GP F1 dell’anno. La patria di Ayrton Senna, che con la McLaren – Honda non dovrebbe avere altro da fare, se non bissare il successo di Phoenix sul rinnovato tracciato di Interlagos.

Anche gli dei della guida ogni tanto hanno degli intoppi, però. Quelli di Senna sono due, il principale lo gestirebbe bene, perché lo conosce: è di colore rosso con seduto dentro un piccolo ma acerrimo rivale, francese, che preme sul gas di un motore tutto italiano con 12 cilindri da urlo; urlo più forte e stridente, di quello della sua McLaren. La sorpresa, negativa per i moltissimi fans di Senna, arriverà invece da un fronte inatteso e dal suono più sordo, di un classico V8 DFR.

Le prime curve del GP Brasile F1 '90: 26 monoposto di cui tre si erano già toccate in frenata
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Prove in 35

Come da programma, dopo le prequalifiche che riescono a includere entrambe le monoposto Larrousse, motorizzate Lamborghini V12, Ayrton Senna piazza il tempone e si posiziona in pole position. Mezzo secondo e oltre al compagno Berger, inflitto solo quando serviva nel day2, un secondo abbondante alle due Williams, tra cui quella di Patrese e poi le due Ferrari, in terza fila con i baffi di Nigel sotto al casco della Rossa meglio messa.

Gli italiani pronti al via erano ben dieci, sui 35 iscritti, tra cui un debuttante di nome Morbidelli, Gianni. Altri due connazionali erano in pista e hanno provato a qualificarsi: Gabriele Tarquini e Ivan Capelli. Tra la monoposto bianco rossa numero 27 (27…) di Senna e la nera numero 18 di Dalmas, ultimo in griglia, passavano 4,4 secondi di distacco, al miglior crono: roba che quasi qualunque “umano” che capisca di auto ci metterebbe la firma, a prenderli da Ayrton a Interlagos su una F1 vagamente evoluta dal 1989. Roba che nessuno si permetteva di criticare troppo i piloti che rischiavano la vita, senza averne titolo alcuno (accadrà eccome, in stagione, ma partendo da chi può permetterselo perché vive il Circus da dentro e pagandoli, i piloti).

Morbidelli debuttante in F1
Morbidelli debuttante in F1

Gara

I 71 giri della gara brasiliana di F1 per il Gran Premio, 1990, non si rivelano la passeggiata vincente con classica coreografia curata di Senna, che si poteva certo presumere, tifando McLaren. Subito un contatto al via, tra piloti italiani o quasi: Alesi, che esagera come e più di quanto giusto per un giovane, Nannini e De Cesaris, che ha la peggio. Dietro alle McLaren, una Williams e le Ferrari riescono a far bene, scalare posizioni, specialmente Prost che dopo metà gara non è troppo lontano dalla vettura di Senna. La Rossa contrariamente alla qualifiche impressiona, specie quando passa di gran carriera Berger, mentre la migliore delle Williams quasi stira un meccanico al pit-stop.

Quello che non ti aspetti però succede sempre in gara, specie se le è F1 a cavallo degli anni Ottanta e Novanta: Senna prende male una “chicane mobile” giapponese (ovvero la Tyrrel condotta da Nakajima) e si toccano. Incredibile, direbbe un vero malato di Senna “questi doppiati...! Far sbagliare un pole-man campione del mondo!”. È questo episodio il via per la prima vittoria in Rosso di Prost, con Berger che si gestisce bene in mezzo anche alle difficoltà dei rivali, chiudendo secondo e Senna lontanissimo, dopo una sosta al box, ma sul terzo gradino del podio.

Primo dei "fuori podio" Mansell che è anche l’ultimo dei piloti a pieni giri, sulla seconda Ferrari. Mentre il giovane Alesi deve cedere, proprio all’ultimo giro, una posizione a quella volpe di Piquet, che in casa riesce a chiudere sesto sulla Benetton con l’otto cilindri Ford. Primo dei molti italiani Martini sulla Minardi, nono a due giri.

A fine gara Senna, circa quella sua "leggerezza" visto che era lui a dover superare, dirà molto pacatamente che il doppiato sulla Tyrrel gli aveva aperto la via di passaggio all'interno, salvo poi ripensarci e fargli saltare via il musetto della monoposto. La stagione, dopo due gare, scriveva già i nomi dei duellanti che la avrebbero infiammata fino alla fine.

Il podio del 2° GP F1 della stagione, con Prost, Berger e Senna: fanno 32 cilindri in tre
Il podio del 2° GP F1 della stagione, con Prost, Berger e Senna: fanno 32 cilindri in tre

Classifica assoluta – GP Brasile F1 1990

Pos N°          Pilota                  Team       Giri    Tempo
1    1    Francia Alain Prost    Ferrari    71    1:37:21.258    
2    28    Austria Gerhard Berger    McLaren - Honda    71    +13.564
3    27    Brasile Ayrton Senna    McLaren - Honda    71    +37.722
4    2    Regno Unito Nigel Mansell    Ferrari    71    +47.266
5    5    Belgio Thierry Boutsen    Williams - Renault    70    +1 giro
6    20    Brasile Nelson Piquet    Benetton - Ford    70    +1 giro
7    4    Francia Jean Alesi    Tyrrell - Ford    70    +1 giro
8    3    Giappone Satoru Nakajima    Tyrrell - Ford    70    +1 giro
9    23    Italia Pierluigi Martini    Minardi - Ford    69    +2 giri    
10    19    Italia Alessandro Nannini    Benetton - Ford    68    
11    25    Italia Nicola Larini    Ligier - Ford    68        
12    26    Francia Philippe Alliot    Ligier - Ford    68     
13    6    Italia Riccardo Patrese    Williams - Renault    65    
14    21    Italia Gianni Morbidelli    Scuderia Italia - Ford    64 
Ritirato    10    Italia Alex Caffi    Arrows - Ford    49        
Ritirato    12    Regno Unito Martin Donnelly    Lotus - Lamborghini    43    
Ritirato    8    Italia Stefano Modena    Brabham - Judd    39    
Ritirato    24    Italia Paolo Barilla    Minardi - Ford    38    
Ritirato    18    Francia Yannick Dalmas    AGS - Ford    28        
Ritirato    11    Regno Unito Derek Warwick    Lotus - Lamborghini    25     
Ritirato    30    Giappone Aguri Suzuki    Larrousse - Lamborghini    24        
Ritirato    9    Italia Michele Alboreto    Arrows - Ford    24        
Ritirato    7    Svizzera Gregor Foitek    Brabham - Judd    14        
Ritirato    29    Francia Éric Bernard    Larrousse - Lamborghini    13        
Ritirato    14    Francia Olivier Grouillard    Osella - Ford    8        
Ritirato    22    Italia Andrea De Cesaris    Scuderia Italia - Ford    0 
NQ    35    Svezia Stefan Johansson    Onyx - Ford                
NQ    36    Finlandia Jyrki Järvilehto    Onyx - Ford                
NQ    16    Italia Ivan Capelli    Leyton House - Judd                
NQ    15    Brasile Maurício Gugelmin    Leyton House - Judd                
NPQ    17    Italia Gabriele Tarquini    AGS - Ford                
NPQ    33    Brasile Roberto Moreno    EuroBrun - Judd                
NPQ    31    Belgio Bertrand Gachot    Coloni - Subaru                
NPQ    34    Italia Claudio Langes    EuroBrun - Judd                
NPQ    39    Australia Gary Brabham    Life

 

Fonte immagini: Twitter @LegendarysF1, @1990sF1

Che "vergogna, per il doppiato": ha osato tagliare strada e musetto al grande Senna mentre vinceva il suo GP di Casa
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