Formula 1: la FIA ritira il numero 17 di Jules Bianchi

Formula 1: la FIA ritira il numero 17 di Jules Bianchi
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La Federazione Internazionale rende omaggio al giovane pilota deceduto in seguito all'incidente a Suzuka dello scorso ottobre
21 luglio 2015

La morte prematura di Jules Bianchi, il pilota francese della Marussia (oggi Manor F1) scomparso dopo dieci mesi di coma, ha colpito molto anche la Federazione e il suo presidente Jean Todt, che in omaggio al giovane campione scomparso ha disposto il ritiro del numero 17, che pertanto non potrà più essere usato nel Campionato del Mondo di Formula 1. 

 

Jules Bianchi aveva scelto quel numero grazie al nuovo regolamento in vigore dalla scorsa stagione che consente ai piloti di poter adottare a piacimento un numero dal 2 al 99 per l'intera carriera, mentre il numero 1 viene assegnato al Campione del Mondo in carica, che può comunque rifiutarlo. 

 

Jules Bianchi è scomparso all'età di 25 anni in seguito ai gravi danni riportati nell'impatto della sua monoposto con un mezzo di servizio della pista di Suzuka, durante il GP del Giappone 2014. Nato a Nizza nel 1989. Jules è il nipote di Mauro Bianchi, tre volte Campione del Mondo GT e pronipote di Lucien Bianchi, che nel 1968 conquista la 24 Ore di Le Mans e che prende parte a 19 Gran Premi di Formula 1 tra il 1959 e il 1968. 

Jules Bianchi: la carriera

Bianchi inizia la sua carriera nel karting, poi nella Formula Renault 2.0 francese dove si laurea campione. Prende parte anche alla Formula Renault Eurocup e nel 2007 passa alla Formula 3 europea che vince nel 2009. Approda in GP2 per le stagioni 2010 e 2011, mentre nel 2012 disputa Formula Renault 3.5.

 

Nel 2009 Jules Bianchi approda in Ferrari come tester, dove rimarrà per tutto il 2010 e il 2011, completando diversi giri di prova a bordo delle monoposto del Cavallino e facendo segnare nel 2011 il miglior tempo sulla pista di Fiorano. Nel 2012 diventa tester e pilota di riserva per la Force India, con cui corre nove sessioni di prove libere del venerdì durante il Mondiale. Nel 2013 la Marussia lo seleziona come pilota ufficiale e inizia la sua carriera in Formula 1. Nonostante la Marussia sia una vettura tra le meno competitive, regala alla squadra il primo punto nella massima serie con un nono posto a Monaco. 

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