Ecco come sono cambiate le F1 2014. Chi avrà fatto la scelta vincente?

Ecco come sono cambiate le F1 2014. Chi avrà fatto la scelta vincente?
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Dopo anni di appiattimento totale e soluzioni copiate a tavolino, la stagione che scatta a Melbourne ha un pregio: quello di mostrare diversi approcci a un regolamento fin troppo restrittivo | <i>P. Ciccarone</i>
13 marzo 2014

E’ il mondiale delle monoposto più brutte della storia ma è anche il mondiale delle differenze.

 

Dopo anni di appiattimento totale e soluzioni copiate a tavolino, la stagione che scatta a Melbourne ha un pregio: quello di mostrare diversi approcci a un regolamento fin troppo restrittivo.

 

Certe auto cambieranno nel corso della stagione e già in Australia qualcosa potrebbe essere diverso.

 

Quello che è certo è che per la prima volta si vedono soluzioni differenti, approcci diversi e poi, nel tempo, si scoprirà quale sarà la migliore che farà scuola e che poi tutti copieranno.

 

E allora, senza nemmeno andare troppo nel dettaglio (non è una rivista di tecnica ingegneristica, ma solo divulgativa) cerchiamo di capire cosa hanno fatto le principali squadre, provando a indovinare a cosa servono certe soluzioni.

Ferrari

La rossa si distingue per il muso ad aspirapolvere, che qualcuno dice ricordi una manta, il flusso d’aria che passerebbe sotto dovrebbe essere sufficiente a garantire il carico che si è perso l’anno scorso.

Ferrari
La Ferrari F14 T con il muso ad aspirapolvere

 

In teoria e siccome non siamo ingegneri, non vi tediamo col Cx o con altri coefficienti: tanto se fossero giusti, non sarebbero confermati.

 

Fossero fasulli ci faremmo ridere dietro da chi le cose le sa davvero.

 

E allora beccatevi l’aspirapolvere sperando che funzioni… Stesso discorso per l’ala posta sul cupolino, proprio vicino alla telecamera d’ordinanza.

 

Il resto dei dettagli, strada facendo. Non appena anche a Maranello avranno capito a che serve e se serve…

Lotus
Il tanto chiacchierato muso asimmetrico della Lotus E22
 

Lotus

Va bene il muso a tricheco, va bene il forcone, ma farlo pure asimmetrico no. Eppure alla Lotus hanno pensato fosse la soluzione giusta con un regolamento che impone i musetti bassi.

 

E’ strano da guardare, così come il profilo posteriore del cofano, ma quando altri (vedi Ferrari e Mercedes) hanno scelto un muso con forma tale da consentire carico superiore (l’aria che passa sopra al muso per capirci) e flusso inferiore da risucchio, non si capisce perché in Lotus abbiano sdoppiato il tutto. Dopo Melbourne ne sapremo di più, intanto attenti a non farsi inforchettare, per sbaglio, passeggiando nella corsia dei box.

McLaren sosp post
La McLaren MP4-29 con la sospensione posteriore a tapparella

McLaren

Bella l’idea della tapparella alla sospensione posteriore, qualcuno dice che non è legale, altri pensano già se copiarla o meno.

 

Nei test è andata forte, il frontale ricorda un delfino dopo un incidente con un tir in autostrada, ma dietro questa soluzione fa discutere.

 

Visto che non c’è più l’effetto risucchio degli scarichi, si è cercato di recuperare carico con questa soluzione a tapparella.

 

Se la tapparella resta fissa, va tutto bene ma se dovesse…aprirsi potrebbe diventare un dispositivo aerodinamico mobile. E apriti cielo! Aspettiamo di capire dove sta il trucco.

Mercedes1
La Mercedes-AMG W05 ha le sopsensioni anteriori carenate

Mercedes-AMG

Musetto a semiaspirapolvere di concezione Ferrari, anche se diverso per forma e stile, sospensioni anteriori carenate a formare alette che garantiscono aderenza all’anteriore. Insomma, anche qui alla ricerca del carico perduto.

 

Grazie al motorazzo Mercedes che secondo indiscrezioni ha 100 CV più degli altri (elettrici compresi, non solo il V6 turbo) possono caricare gli alettoni come vogliono e stare attaccati a terra.

 

Vediamo se hanno capito tutto del nuovo regolamento o no. Intanto si mormora che il musetto possa rialzarsi di quel tanto che serve alla bisogna… Melbourne importante, quindi, per capire se è meglio alto o meglio basso.

Red Bull muso buchi sotto sopra
Il genio di Adrian Newey potrebbe aver fatto nascere un musetto geniale

Red Bull

Chi sperava che la squadra 4 volte campione del mondo bucasse la macchina, forse c’è andato vicino. A causa dei problemi Renault non si è visto il vero potenziale ma quella mente fine di Adrian Newey ha presentato un musetto simile a quello dell’anno scorso (come dire che i valori in galleria erano buoni e non ha voluto discostarsi molto) ma ha tirato fuori un buco con dei flussi d’aria che arrivano sul fondo e che dovrebbero migliorare la tenuta del frontale.

 

Bello, intrigante e anche elegante, chi l’ha detto che una soluzione giusta non debba essere anche gradevole? Il problema con Newey è che se il meccanismo funziona, gli altri lo capiranno fra qualche mese.

 

Quando dovranno inseguire ancora la Red Bull. Sempre ammesso che la Renault non decida di tornare al turbodiesel della Clio che va di meno, ma garantisce prestazioni fantastiche nei consumi…

Williams post flap no piloni ala
La Williams FW36 sembra avere le carte in regola per tornare a combattere nelle prime posizioni

Williams

Ovvero il ritorno dei morti viventi. Dopo essere tornata alla vittoria nel 2012 e sprofondata nel 2013 la squadra inglese pare aver azzeccato tutto. Almeno dal punto di vista sponsor visto l’arrivo della Martini che ha garantito soldi ed eleganza alla vettura.

 

Il sistema di ancoraggio dell’ala posteriore è una furbata mica male, perché ritrova due ali in una posizione dove in teoria non dovrebbero esserci e con lo scivolo (mutilato per regolamento) permette di creare dei flussi d’aria che copiano (e non sappiamo fino a che punto) l’effetto risucchio degli scarichi dell’anno scorso.

 

Hanno un motore Mercedes che spinge, quindi la potenza non manca, Massa e Bottas sanno dove mettere le mani, se non era un bluff invernale per acchiappare soldi alla Martini, sarà bello rivederli davanti.

Ferrari1
Ferrari ha sviluppato un curioso alettoncino sul cofano motore per recuperare carico

Non siamo ingegneri. Con la F1 vogliamo divertirci

Queste le soluzioni che al momento ci hanno colpito, poi strada facendo andremo a fondo di altre cose. Sempre con un imperativo: non siamo ingegneri, non ce ne importa nulla di cosa cambia su una macchina ma vogliamo sapere il perché.

 

Il gioco delle differenze lo lasciamo alla settimana enigmistica e a quelli più bravi. Noi con la F.1 vogliamo divertirci. Hai visto mai che fra qualche tempo in circolazione spunti una bella 500 col musetto stile Lotus? Sai la libidine al bar…

 

 

Paolo Ciccarone
Disegni: Gabriele Pirovano

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