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Poco più di tre mesi fa, Alfa Romeo e Haas erano habitué delle ultime posizioni in griglia. Oggi centrano con tranquillità, con i loro piloti più esperti, l’approdo alla Q3. Chi l’avrebbe mai immaginato, qualche tempo fa, di vedere Valtteri Bottas nelle posizioni che contano vestito dei colori del Biscione? È una F1 al contrario, quella vista nelle qualifiche del Gran Premio del Bahrain 2022, la prima gara di una stagione che segna l’alba di una nuova era, nel segno del rosso Ferrari.
È tutto merito del motore “Superfast” sviluppato dalla casa Maranello, decisamente all’altezza delle aspettative della vigilia. Mattia Binotto lo aveva detto dopo i test: “per il poco che abbiamo visto, siamo a livello degli altri. Sicuramente non di meno, semmai qualcosina in più”. E viste le qualifiche di Sakhir, sembra che la power unit della Ferrari sia davvero in grado di dare filo da torcere alla concorrenza.
Lo si vede proprio dalle scuderie clienti, con gli esperti Valtteri Bottas e Kevin Magnussen a prendersi la scena nel vivace gruppo di centro classifica. Ora a fare da fanalini di coda sono i motorizzati Mercedes, con le due Aston Martin e una McLaren, quella di Daniel Ricciardo, eliminate addirittura alla Q1, insieme a Nicholas Latifi, abituato alle retrovie con la sua Williams. Nei primi dieci delle qualifiche di Sakhir, gli unici motorizzati Mercedes sono Lewis Hamilton e George Russell.
È un problema non di poco conto, visto che buona parte delle componenti della power unit è stata congelata in Bahrain, mentre lo sviluppo del resto del motore sarà bloccato a settembre. Al netto di gravissimi problemi di affidabilità, i motoristi non potranno intervenire sulle loro creature fino al termine della stagione 2025. Uno scenario preoccupante, per alcuni.
Alle ragguardevoli prestazioni del motore del Cavallino rampante, la Ferrari aggiunge un ottimo slancio nel secondo settore. Quello più guidato, fatto di curve lente, le più difficili da interpretare con le monoposto 2022, rigide, pesanti e con un’altezza da terra ridotta. Una combinazione che rende la F1-75 estremamente competitiva. Sulla pista su cui colse la prima pole in carriera, Charles Leclerc si è preso la partenza al palo. Carlos Sainz, terzo, è a soli sei millesimi da Max Verstappen. Ed è anche merito del motore Superfast, di nome e di fatto.