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In occasione della recente presentazione del Pitstop alla solidarietà 2017, che vede in campo la Nazionale Piloti allo stadio Brianteo di Monza il mercoledì antecedente l’88-esimo Gran Premio d'Italia di Formula 1, abbiamo parlato con Mario di Natale. Il presidente nonché allenatore della Nazionale Piloti, che dai lontani primi anni Ottanta si occupa di promuovere questa attività sportiva calcistica dei beniamini nel mondo dei motori, con scopo benefico, vanta esperienza di oltre 255 partite giocate, in 35 anni.
Quando lo vediamo seguire i suoi giocatori in campo a Monza ultimamente, notiamo però qualche assenza da parte dei titolari di quei volanti che scottano, i top-driver osannati dal pubblico magari in lotta per il Campionato del Mondo. Cosa che non accadeva in passato, quando chi si giocava il titolo come Schumi, non faceva mancare la propria presenza in campo, alla faccia di teorie contrattuali o rischi infortunio.
Come mai nell’ultimissimo periodo a Monza non vediamo giocare in campo i più titolati piloti della F1, mentre invece capita di notare che a Montecarlo, piuttosto che in altri luoghi d'Europa, mettono calzoncini a magliettina più numerosi? “Il Gran Premio d'Italia per la Formula 1 è molto intenso e i piloti sono a dir poco inflazionati da impegni in ogni momento; faticano a trovare la possibilità di venire in campo con noi, anche se vorrebbero e la prova è che lo riescono a fare in altre occasioni dove sono meno pressati dagli sponsor”
Già, con la partita in Germania addirittura di Natale poteva vantare più formulisti in attività, come li chiama giustamente lui (distinguendoli dai motociclisti o altri sportivi e addetti ai lavori amici della Nazionale, ndr) che posti in campo: 13 contro 11. Per Monza nulla è ancora confermato, solo all’ultimo si saprà chi dal paddock si trasferirà negli spogliatoi, di sicuro non mancheranno nomi noti. Intanto, nell'attesa di Monza, il 30 sera alle 20, che certo potranno vincere sono le persone presenti sulle tribune, per donare qualcosa, fondi ma anche un sorriso, a chi è meno fortunato e a cui andrà il ricavato del triangolare calcistico. Lo scorso anno ricordiamo in campo Felipe Massa, Mika Hakkinen, insieme a un collega del passato come Ivan Capelli.
Ma quando riescono a venire, tra i piloti F1, chi sono quelli che più si impegnano a livello tecnico e sportivo, per la partite di calcio? “Sicuramente Vettel, ma ancora più di lui è Fernando parlando di quelli che la domenica poi corrono il Gran Premio, mentre invece tra chi non corre più, un ottimo elemento è sempre Giancarlo Fisichella”.
Nazionale Piloti: Sebastian Vettel, Ivan Capelli, Felipe Massa, Fernando Alonso, Maro Engel, Giancarlo Fisichella, Luca Badoer, Kristian Ghedina, Max Biaggi, Riccardo Patrese, Johnny Cecotto Jr., Pierfrancesco Chili, Vitantonio Liuzzi, Giovanni Gulinelli, Daniele Massaro, Ezio Gianola, Emanuele Pirro, Gabriele Tarquini, Matteo Munari, Christian Montanari, Vitaly Petrov, Sandro Cois, Jarno Trulli, Matteo Montezemolo Nico Rosberg Giorgio Pantano Marco Bonanomi Jaime Alguersuari Nathanael Berthon Kevin Ceccon Luca Filippi Sam Bird Sergio Perez Alberto Valerio Eddie Cheever Stefano Coletti Jérôme d'Ambrosio Jérôme d’Ambrosio Lucas Di Grassi Fabrizio Lai Paolo Ligresti David Fumanelli Vittorio Ghirelli Julian Leal Mattia Pasini Daniil Move Manuel Poggiali Gianmarco Raimondo Ricardo Teixeira Giovanni Venturini Jason Tahinci Roberto Locatelli Paul Di Resta Andrea Dovizioso Michel Fabrizio Augusto Farfus Dani Clos James Calado Antonio Felix Da Costa Zsolt Baumgartner Tom Kristensen Sébastien Bourdais Fabio Leimer Riccardo Agostini Brandon Maïsano Pastor Maldonado Raffaele Marciello Norman Nato Cesar Ramos Daniel Ricciardo Stéphane Richelmi Mike Rockenfeller Davide Valsecchi Giovanni Anapoli Antonio Pizzonia Robert Doornbos Sébastien Buemi.