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La Formula 1 si sta preparando ad una grande rivoluzione. Con l’addio di Niels Wittich e l’arrivo di Rui Marques come nuovo direttore di gara già da Las Vegas, la FIA è tornata ad ascoltare i piloti e quelle che sono le loro preferenze di guida, mettendo l’anima racing davanti a quelli che sono i cavilli dei regolamenti sportivi.
Dopo una grande esortazione espressa a gran voce da quasi tutti i piloti che compongono la griglia e diverse riunioni con la direzione gara, finalmente si è giunti ad un compromesso che riporta la Formula 1 a quella che era un tempo, seguendo le linee guida dei sorpassi che i piloti hanno imparato a conoscere ed eseguire già nei tempi dei kart. A fare scuola sono stati principalmente i duelli tra Lando Norris e Max Verstappen, dall’Austria ad Austin fino al Brasile.
Insieme ai Commissari di gara, i piloti hanno avuto una lunga riunione alla vigilia del Gran Premio del Qatar 2024, penultimo appuntamento stagionale della Formula 1, durata più di un'ora. A parlare con la stampa per rivelare quello che si sono detti è stato George Russell, capo della GPDA, che ha anticipato che presto, probabilmente già da Losail, dovrebbe entrare in vigore un nuovo regolamento sui sorpassi. “Non stiamo parlando di scienza missilistica – ha dichiarato il pilota della Mercedes alla testata Racingnews365.com – in questo momento sul regolamento c’è scritto che chi è all’interno deve lasciare spazio al pilota all’esterno e questa parte sarà cestinata. Come nei kart se sei all’interno e resti all’interno dei limiti della pista chi è all’esterno non può lamentarsi, chi è all’interno ha il diritto di traiettoria”.
Tuttavia, con tutta la buona volontà della FIA di trovare un punto d’incontro, c’è un problema difficilmente risolvibile e riguarda i circuiti della Formula 1 e del loro layout, che spesso prevede delle vie di fuga asfaltate che permettono ai piloti di tentare, probabilmente maggiormente a cuor leggero, delle manovre più azzardate all’interno che potrebbero spingere l’avversario anche al di fuori dei limiti della pista. “Se tutte le curve fossero come la Curva-4 al Red Bull Ring, dove se sbagli di un centimetro sei nella ghiaia sarebbe tutto più facile – ha proseguito Russell – adesso siamo arrivati a questa conclusione tra interno ed esterno, ovvero che chi è all’interno se resta nei limiti della pista ‘comanda’, ma la maggior parte delle controversie scaturite in seguito a duelli ruota a ruota sono riconducibile al fatto che in certe curve ci si prende il rischio di attaccare solo perché si è sicuri di non pagare dazio grazie alle vie di fuga in asfalto”.