Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Quella del 2021 per la Ferrari è una coppia giovane e capace, ma quanti dubbi in questa lunga attesa di vederla in azione. Piloti ottimi e comunicativi, Leclerc e Sainz Jr. Predestinati e formati per fare bene nel Circus, con la giusta esperienza e pare anche complementarità, ma coppia che onestamente… Non vanta alle spalle quel blasone, quel carico di titoli e tacche da duro asso del volante che un tempo contraddistinguevano “il vero pilota” degno di prima guida in Ferrari.
Non una critica, sia chiaro, ma uno spunto fantasioso in mezzo a mille chiacchiere di aria fritta sulla stagione F1 2021. Quella di cui nessuno può anticipare nulla con certezza. Nemmeno sappiamo chi arriva secondo dietro a Hamilton nella stagione 2020 che deve ancora partire, se tutti “fanno quel che devono” figuriamoci della prossima.
Allora dopo il rallegrarsi per il fatto che entrambi i giovani piloti della Scuderia Ferrari F1 2021 (e 2022) parlano degnamente l'italiano, anziché ritritare carriere arcinote del campioncino monegasco con le stimmate del vincente, o del figlio d’arte madrileno, rivediamo invece qualche elemento storico. Solo in una stagione misero il sedere nella monoposto ufficiale della Scuderia un pilota spagnolo ed uno francese, se vogliamo avvicinare la nazionalità francese a Charles Leclerc, pur essendo lui del Principato.
Era il 1957 e con le vecchie vetture 500 o sulla nuova 801 con il V8, ebbero l’onore di correre in parecchi, rispetto a oggi dove sono solo due a vantare la casacca di pilota Ferrari: gli inglesi Peter Collins e Mike Hawthorn, gli italiani Luigi Musso, Eugenio Castellotti e Cesare Perdisa, il tedesco Wolfgang von Trips, lo spagnolo Alfonso de Portago, l’argentino José Froilán González e il francese Maurice Trintignant. In mezzo a questa movimentata stagione fatta ufficialmente di sole otto gare anche se molte fuori campionato si contavano ovunque, le Rosse si distinsero per non vincere nemmeno un GP. Eppure nelle stagioni precedenti Ferrari vinceva.
Al Nurburgring poi, quasi facevano doppietta se non fosse arrivato quel consumato asso del volante di Fangio a bersi Hawthorn e Collins sul fine di gara. Allora, con quel bel mazzo di conduttori la Ferrari ottenne una fila di podi e vittorie "da poco" solo di GP non iridati, come quello di Siracusa. Il titolo andò alla rivale vicina di casa, Maserati.
Ecco, i ricorsi storici nei risultati ci auguriamo per i tifosi che non ci siano, in questa nuova occasione dove i piloti parlano lingue vicine all’italiano. A meno che, per essere precisi nel remake F1, la Ferrari debba arrivare alla futura stagione con il titolo in tasca dal 2020. Perché nel 1956 la Rossa lo vinse quel titolo F1 grazie a Fangio, emigrato poi in Maserati per replicarlo da rivale.
Dovrebbe allora essere nello scombussolato 2020 Vettel che lo ottiene, il titolo mondiale F1, vincendo e portando il n°1 che tanto gli è mancato sulla Rossa altrove, bissando addirittura nel 2021.. Ma non accade, secondo i precisi pronostici condivisi dagli esperti e secondo la speranza dei tifosi. Quella di vedere invece Leclerc campione e prima guida Ferrari con tanto di tacca meritata, al via del Mondiale 2021.
OMF