Ci sono geni della tecnica in F1? Scalabroni: «Sì, ma ce n'è soltanto uno»

Ci sono geni della tecnica in F1? Scalabroni: «Sì, ma ce n'è soltanto uno»
Pubblicità
Secondo l’ingegner Scalabroni, ex progettista Ferrari, Williams e McLaren, in Formula 1 esiste un vero e proprio genio della tecnica, che fa la differenza sulla monoposto schierata in pista. Ecco di chi si tratta | <i>P. Ciccarone, Monza</i>
8 settembre 2014

Monza - Ci sono geni in F.1? Secondo l’ingegner Enrique Scalabroni, ex progettista Ferrari, Williams e McLaren, sì. Ed è solo uno. Adrian Newey.

Newey ha una visione d'insieme

Il perché lo spiega lo stesso ingegner argentino: «Semplicemente perché la F.1 è un progetto complesso, difficile e con tante aree da tenere sotto controllo».

 

Uno come Newey ha una visione completa della macchina, sa di sospensioni, aerodinamica e meccanica, le guida ed è pure bravo, ha la passione per quello che fa, ma soprattutto ha una visione, una cultura del rischio che lo porta a sviluppare certi concetti».

 

«Magari non saranno vincenti al primo colpo ma state sicuri che sa dove arrivare e come arrivarci».

enrique scalabroni(hp)
L’ingegner Enrique Scalabroni, ex progettista Ferrari, Williams e McLaren

 

«Questo fa la differenza fra un ingegnere progettista come lui e gli altri. La differenza, infatti, è che un tecnico procede per sperimentazione, raccoglie dati, li confronta e cerca di intuire quale è la strada da seguire, poi verifica i numeri e nel caso fa delle modifiche. Ma non avrà mai il colpo di genio alla Newey che intuisce cosa fare e come mentre gli altri, o partono da concetti espressi e sviluppati da colleghi oppure si affidano ai numeri e alla simulazioni».

Il genio fa la differenza

«Quando porti un pezzo in galleria del vento sono tantissimi parametri da seguire, controllare, numeri da verificare, è davvero tutto molto complicato e non è facile, la F.1 di oggi è davvero una grande sfida per i tecnici. Ecco però che se c’è la scintilla del genio, le cose cambiano».

 

«Vedo le Red Bull, le ammiro per le soluzioni scelte, per il modo in cui sono costruite, altre macchine come Mercedes ad esempio, sono fatte bene, hanno soluzioni interessanti ma si capisce come sia il frutto di un lavoro di gruppo mentre la prima è il frutto di una visione».

adrian newey
Secondo Scalabroni l'unico vero genio della F1 odierna è Adrian Newey della Red Bull

 

Quindi secondo Scalabroni il genio si distingue dal tecnico normale per come affronta e risolve i problemi. Infatti dalla teoria alla pratica cambiano molte cose, bastano piccole differenze per trovarsi distanti decimi dai primi oppure in prima fila.

 

In un circuito con otto dieci curve al massimo, prendere due decimi vuol dire accusare in ogni curva un distacco di pochi millesimi, una inezia curva per curva che diventa grande a fine giro ed enorme a fine gara. La differenza fra il colpo di genio e lo sviluppo tecnico.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità