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La notizia, a voler ben guardare, era nell'aria da tempo. Dopo gli scandali, le prese di posizione e i processi – e sopratutto il lento scorrere del tempo - era quasi inevitabile che Bernie Ecclestone prendesse una decisione di questa portata.
Durante il Camp Beckenbauer Global Summit svoltosi in Austria, Mister E ha comunicato l'intenzione di voler cedere la Formula 1 ad un nuovo proprietario. «I nostri azionisti al momento sono in una posizione nella quale, a breve, dovranno cedere parte delle loro quote, o la totalità. La situazione è questa. Si è generato molto interesse a riguardo, e direi che tre parti, attualmente, sono interessate: mi sorprenderebbe se una di loro non acquistasse le quote azionarie entro la fine del 2015.»
Il suo ruolo futuro, con un passaggio di mano simile, è destinato a rimanere un mistero. Tornando indietro con la memoria, arriviamo a giugno, quando parlando delle azioni della CVC – la società che detiene i diritti della F1 – in suo possesso, Bernie affermo che sarebbero state colpite dalla cessione.
Proprio sul destino di Ecclestone si è espresso l'ex Presidente della FIA, Max Mosley. «Qualunque cosa accada, non vedo un cambiamento nel ruolo di Bernie, salvo il fatto che non sia lui a volerlo. È l'uomo che ha gestito da sempre tutte le trattative. Non ci sarebbe nessuno in grado di fare altrettanto bene.
Anche Toto Wolff, Direttore Esecutivo Mercedes, parla a proposito della vicenda. «Non è un mistero che i proprietari della Formula 1 siano fondi di investimento. La CVC ne detiene i diritti da lungo tempo, altri sono stati presenti in passato ottenendo grandi guadagni. Esiste, tuttavia, la possibilità che i nuovi proprietari non ritengano la F1 il loro business principale. Per noi team è vitale poter dialogare con un azionista di riferimento, che abbia prospettive a lungo termine.»