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Il rapimento di Emerson Fittipaldi da parte di un’entità minacciosa quanto potente per convincerlo a lasciare la McLaren e unire le forze con il team che portava il suo nome, i patemi d’animo di Ronnie Peterson e di Peter Revson, la paura di Niki Lauda al ritorno in pista a Monza dopo il rogo del Nūrburgring: c’è questo e molto altro in Belli e dannati 2, libro di Luca Dal Monte pubblicato da Giorgio Nada Editore in cui realtà e fantasia si mischiano, dando vita a vividi racconti che ben rappresentano una F1 che non c’è più.
Gli anni Settanta della Formula 1 sono stati ruggenti quanto letali. In un’epoca in cui la morte correva veloce sui circuiti, rapendo alcuni dei talenti più interessanti in pista, i piloti si muovevano come equilibristi sul filo che separava l’impresa dalla tragedia. E se il pericolo rappresentava una componente accettata, parte dell’azzardo legato al librarsi in pista con monoposto prestazionali e difficili da domare, è impensabile pensare che i piloti di allora, veri e propri cavalieri del rischio, non avessero dei patemi d’animo.
E così, la penna efficace di Dal Monte traccia in forma romanzata quello che le cronache dell’epoca raccontavano solo parzialmente, immaginando ciò che provavano non solo i piloti, ma anche le loro compagne, gli amici di una vita, i meccanici che li supportavano nel loro percorso verso una gloria che in alcuni casi non sarebbe mai arrivata per colpa di un destino avverso. La seconda parte di queste vignette d’altri tempi riporta il lettore in un mondo analogico, molto diverso dall’attuale.
Ma se la posta in termini di rischio allora era molto più elevata – come ricorda Dal Monte nella prefazione del libro, la F1 “sapeva essere crudele perché ti poteva dare tutto così come te lo poteva togliere in un rapido battere di ciglia” - leggendo questi racconti ci si rende conto di come certe cose, in fondo, non cambino mai. I grandi protagonisti della F1, ieri come oggi, sono prima uomini che piloti, anche se ci sembrano sovrumani una volta indossato il casco. Le storie romanzate di Belli e dannati 2 non sono solo uno spaccato delle corse, ma anche di vita. E per questo meritano di essere lette.