Andrea Kimi Antonelli alla vigilia dell’esordio con la Mercedes: “Bello riportare l’Italia in F1. Il prossimo passo è la vittoria”

Andrea Kimi Antonelli alla vigilia dell’esordio con la Mercedes: “Bello riportare l’Italia in F1. Il prossimo passo è la vittoria”
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A poche ore dal debutto ufficiale in Formula 1 con la Mercedes, Andrea Kimi Antonelli racconta le sensazioni della vigilia, i suoi obiettivi sfidanti per il futuro e quei gesti scaramantici di cui non può fare a meno prima di mettersi in macchina
13 marzo 2025

Andrea Kimi Antonelli, il talento più promettente a rappresentare l’Italia da molto tempo in Formula 1, è pronto al debutto nella massima serie. E a poche ore dalla prima sessione di prove libere da pilota della Mercedes in Australia, percepisce l’affetto di un paese pronto a tifare per lui. “Per me è una motivazione in più, alla fine è bello poter riportare l'Italia in F1”, ci spiega quando lo incontriamo a Melbourne in una media session con la stampa italiana organizzata dalla scuderia di Brackley. 

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Ma le sue ambizioni non finiscono qui, ovviamente. L’esordio, dopotutto, è un punto di partenza e non di arrivo. “Il prossimo passo – riflette con la freschezza dei suoi 18 anni compiuti lo scorso agosto - è quello di riuscire a riportarla sul gradino più alto del podio. Sarà tosta, ma comunque so quello che devo fare. Sono consapevole delle cose che devo ancora imparare. Penso che se facessimo un bel lavoro con il team e riuscissi a lavorare su me stesso potremmo raggiungere ottimi risultati”.

Il supporto per Kimi non arriva solo dai fan, ma anche da diversi personaggi pubblici. “Ieri ho ricevuto un centinaio di messaggi di persone che mi mandavano l’in bocca al lupo per l'inizio della stagione”. Tra i mittenti anche Valentino Rossi e Alberto Tomba, figlio della sua stessa terra: “Mia madre mi raccontava sempre di lui, spiegandomi che a scuola ai suoi tempi interrompevano le lezioni per vedere le sue gare”.

A poche ore dal momento in cui si metterà al volante della sua Mercedes W16, Antonelli riavvolge il nastro di una pausa ricca di impegni. “Questo inverno è stato abbastanza intenso, soprattutto a livello di preparazione perché mi sono allenato molto a livello fisico, perché la F1 richiede uno sforzo maggiore. Ma ho anche passato moltissimo tempo in Inghilterra. È stato utile per conoscere il team”.

Poi è stata la volta dell’esame della patente, che “fortunatamente è andato bene e quindi non devo essere più scarrozzato da mia madre in giro per Bologna”. “La mia macchina non è ancora arrivata – ha risposto a chi gli chiedeva delucidazioni sul mezzo che guiderà fuori dalla pista - Mi hanno dato in prestito una C63, una signora auto”. “Però andavo tranquillo, non volevo finire nei guai prima di iniziare la stagione”, ha scherzato.

Per assistere al debutto di Antonelli in Formula 1 nella serata di oggi arriverà in Australia anche la sua famiglia. Chi è più agitato, mamma o papà? “Tutti e due. Sicuramente mio padre è molto emozionato, ma non lo farà vedere, mentre per mia madre sarà più evidente. Ci sarà anche mia sorella. Sono contento che siano venuti tutti, è un momento importante non solo per me, ma anche per tutta la famiglia”.

Ma quando arriva il momento di mettersi in macchina, Antonelli diventa scaramantico? “Ho la mia routine prima di salire sulla monoposto. Piego e metto a posto i vestiti nello stesso ordine e poi salgo e scendo dallo stesso lato della macchina, cioè dal lato sinistro. Il mio box è a destra, e sono contentissimo, perché è più comodo”. Prima della partenza un altro inevitabile rito, la preparazione della valigia. Ma con un sapore diverso: “Mettere in valigia l’abbigliamento ufficiale della Mercedes e nello zaino il pass per la stagione di F1 è stato speciale”.

La gara più attesa, in ogni caso, è la prima: “È incredibile pensare che domani scenderò in pista. Sarà fantastico”. Ma un posto speciale nel suo cuore è riservato anche a Imola, “la mia gara di casa, come Monza”. “Non vedo l’ora di disputare l’intero mondiale. Ci saranno tantissime piste che dovrò imparare, però sarà veramente bello”. E nel suo primo anno in Formula 1 Antonelli vuole anche rendere la Mercedes più nostrana. “Sto cercando di portare un po' di italianità”, raccontra tradendo il suo senso di appartenenza a un marchio a cui deve tutto. “Sono cresciuto con Mercedes, è la mia seconda famiglia. Questo aiuta moltissimo, e l’obiettivo è ovviamente ottenere dei bei risultati”.

La W16 è pronta a consentirgli di ottenerli? “Non è facile dirlo, non si sa mai che cosa fanno gli altri – riflette sui test in Bahrain -. Alla fine, tutti si sono nascosti, chi più e chi meno. Quello che so è che la macchina mi ha restituito buone sensazioni. La McLaren sembra essere la favorita, al momento. Hanno concluso molto bene l’anno scorso e in Bahrain hanno iniziato con il piede giusto. È la loro la macchina da battere, anche se tutti i team saranno abbastanza vicini nell’ultimo anno di questo regolamento tecnico”.

Per domenica è previsto maltempo in Australia. Antonelli sarebbe pronto a un debutto sul bagnato? “Diciamo che le cose facili non mi piacciono – spiega con gli occhi carichi di ambizione -. Anche il mio primo test con una monoposto di F1 è stato con il maltempo. Faceva freddissimo e al primo giro mi sono intraversato. La pioggia alla fine mi piace tantissimo e poi con il maltempo succede sempre di tutto e di più. Se la mia prima gara fosse sul bagnato, non mi lamenterei, anche se guidare in quelle condizioni a Melbourne è difficile, con l’asfalto scivoloso e i muri vicini”.

Mancano pochi giorni a un debutto in cui avrà gli occhi del mondo addosso. Ma qual è stato il momento in cui Antonelli si è reso conto che eri diventato davvero un pilota di Formula 1? “In Bahrain mentre rientravo ai box dopo la seconda giornata di test. Tornando ai box mi sono detto ‘Cavoli, è tutto vero’. Ma anche ieri è stato bello, quando sono arrivato in pista e ho visto il mio nome fuori dal garage”. Sono i primi passi di una carriera che Kimi vivrà stretto nell’abbraccio di una terra di motori che da tantissimo tempo non incorona un re in F1.

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