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Hockenheim – A questo punto, come ha detto qualcuno nel team, a Fernando Alonso manca solo di insegnare alle mosche ad arrampicarsi sui vetri, poi per il resto ha fatto tutto. L’alfiere della Ferrari ha ottenuto il terzo successo stagionale partendo dalla pole position controllando due ossi duri come Vettel e Button, con questi due che all’ultimo giro si sono esibiti in un sorpasso che ha fatto discutere anche i commissari sportivi.
Vettel penalizzato di 20 secondi per il soprasso all'ultimo giro ai danni di Button
E’ successo proprio nell’ultimo passaggio quando Vettel ha superato Button all’esterno del tornante, passando con la sua Red Bull sulla via di fuga. Dopo più di un'ora dalla conclusione della gara, i commissari hanno deciso di penalizzare di 20 secondi il pilota tedesco della Red-Bull, che finisce così in quinta posizione, lasciando il terzo posto a Raikkonen.
Stessa manovra fatta qualche anno fa da Schumacher ai danni di Trulli. Ma al Kaiser si perdonava tutto, a Vettel un po’ meno visto quello che è accaduto alla vigilia della gara. I commissari tecnici, infatti hanno trovato differenze nelle mappature del motore e lo hanno segnalato agli sportivi.
Dopo tante discussioni, non è successo nulla. Anche se i commissari tecnici, nero su bianco, hanno scritto che non erano d’accordo! Una follia… fatto sta che al via della gara Alonso non ci pensava due volte a prendere il comando delle operazioni e prendeva subito il centinaio di metri che gli serviva per andarsene via. Vettel controllava uno Schumacher grintoso e questo duello permetteva ad Alonso nei primi tre giri di incrementare il vantaggio.
La Scuderia Ferrari sceglie la strategia giusta
Quando poi Fernando ha effettuato il primo pit stop per cambiare le gomme e Vettel lo ha fatto due giri dopo, dal 1’’7 di distacco che aveva si è arrivati a 3’’4, come dire che la scelta Ferrari era quella giusta. E lo dimostra anche il fatto che Button, anche lui con la stessa strategia e autore del nuovo record di pit stop (2’’4 per cambiare 4 gomme!) infilava prima Schumacher e poi, al secondo pit, superava anche Vettel mettendosi alla caccia di Alonso.
E qui, nell’ultima fazione di gara, cominciavano i problemi perché sulla rossa inziavano ad apparire delle strisce nere sul battistrada anteriore e posteriore destro. I tempi sul giro calavano, Button prendeva sempre più forma negli specchietti e Vettel subito dietro a risalire.
Alonso: perfetto a dir poco
A quel punto, via radio, Alonso parla col team: «Tranquilli, ho tutto sotto controllo, non ci sono problemi, le gomme reggono e mantengo il passo.» Vista da fuori sembrava una battuta poco spiritosa, invece Alonso stava dicendo il vero. Da qui la battuta di uno della Ferrari sulle mosche e i vetri cui arrampicarsi. Insomma, strepitoso, freddo, veloce e con lo sguardo alla classifica generale visto che con la terza vittoria stagionale, Alonso ha incrementato il suo vantaggio su Webber e gli altri. Hamilton ritirato per un guasto meccanico, Button e Vettel battuti in pista, gli altri inesistenti.
Insomma, perfetto a dir poco. «E’ stata una gara difficile - dice Alonso - perché non ho potuto mollare un attimo la concentrazione, ma abbiamo ottenuto il massimo. Se penso che nei test di Jerez eravamo a 2,4 secondi dal primo, che in Australia eravamo a 1’6 dalla pole e ora siamo in testa, penso che la squadra abbia fatto un lavoro eccezionale se siamo a questo punto.»
“E’ stata una gara difficile - dice Alonso - perché non ho potuto mollare un attimo la concentrazione, ma abbiamo ottenuto il massimo. Se penso che nei test di Jerez eravamo a 2,4 secondi dal primo, che in Australia eravamo a 1’6 dalla pole e ora siamo in testa, penso che la squadra abbia fatto un lavoro eccezionale se siamo a questo punto”
Massa: la macchina c'è, il pilota non ancora
Già, peccato che sia mancato ancora Massa, 12° al traguardo ma protagonista di una tamponata a Ricciardo alla prima curva. Da qui sosta ai box, rientro attardato e gara incolore nonostante un passo davvero veloce. Come dire che la macchina c’è, il pilota non ancora. Se la Ferrari avesse dovuto contare solo sulle prestazioni di Felipe, oggi sarebbe una squadra in lotta per la decima posizione. Per fortuna, invece, hanno in squadra uno come Alonso e i risultati si vedono.
Infine, il sorpasso di Vettel a Button ha provocato le proteste della McLaren: «Diciamo che se la corsa fosse finita un paio di giri prima sarebbe stato meglio per me – dice Button – tutto sommato, però, per come era partita e come è finita, è stata divertente.»
«Non potevo andare da nessuna parte – si difende Vettel – dovevo stare all’esterno se non volevo fare un incidente con Button, è stata una manovra di emergenza.» Queste le difese del pilota tedesco, che non sono evidentemente state abbastanza convincenti per i commissari sportivi.
A seguire l'ordine di arrivo, aggiornato dopo la penalità inflitta a Vettel:
1 - Fernando Alonso - Ferrari
2 - Jenson Button - McLaren-Mercedes - +6"9
3 - Kimi Raikkonen - Lotus-Renault - +16"4
4 - Kamui Kobayashi - Sauber-Ferrari - +21"9
5 - Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - +23"7
6 - Sergio Perez - Sauber-Ferrari - +27"8
7 - Michael Schumacher - Mercedes - +28"9
8 - Mark Webber - Red Bull-Renault - +46"9
9 - Nico Hulkenberg - Force India-Mercedes - +48"1
10 - Nico Rosberg - Mercedes - +48"8
11 - Paul di Resta - Force India-Mercedes - +59"2
12 - Felipe Massa - Ferrari - +1'11"4
13 - Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - +1'16"8
14 - Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Ferrari - +1'16"9
15 - Pastor Maldonado - Williams-Renault - +1 giro
16 - Vitaly Petrov - Caterham-Renault - +1 giro
17 - Bruno Senna - Williams-Renault - +1 giro
18 - Romain Grosjean - Lotus-Renault - +1 giro
19 - Heikki Kovalainen - Caterham-Renault - +2 giri
20 - Charlse Pic - Marussia-Cosworth - +2 giri
21 - Pedro de la Rosa - HRT-Cosworth - +3 giri
22 - Timo Glock - Marussia-Cosworth - +3 giri
23 - Narain Karthikeyan - HRT-Cosworth - +3 giri