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Budapest – A questo punto la sensazione è che possa proprio essere l’anno di Fernando Alonso. Anche quando non vince, la macchina non è competitiva, riesce a portare a casa dei punti importanti e addirittura ad incrementare il vantaggio in classifica generale.
La vittoria di Lewis Hamilton, la seconda dopo il GP del Canada, porta il pilota inglese ad appena 5 punti da Vettel e 7 da Webber, ma resta in quarta posizione, mentre col quinto posto di Alonso, che prende 10 punti a Webber che non va oltre un misero ottavo posto, permette al ferrarista di andarsene in vacanza con 40 punti di vantaggio!
Anche su una pista difficile si colgono punti importanti
«Avevamo un tesoretto di punti dopo il Canada che pensavo finisse a Valencia - dichiara Alonso - specie quando ho mancato la Q3, poi mi sono detto a Silverstone finisce, poi a Hockenheim, e ora qua in Ungheria ci ritroviamo con altri dieci punti sul primo inseguitore. Non so se andrà sempre così sulle prossime piste, che in teoria sono sfavorevoli, ma se mi dicevo due mesi fa che ci avrebbero preso tutto e invece mi sono sbagliato, spero di sbagliarmi ancora per fine anno…»
A Budapest la rossa non c’era proprio, né in qualifica né in gara, Red Bull McLaren e Lotus erano superiori, ma alla fine Fernando ha colto il massimo possibile, si è messo alle spalle una McLaren (Button) e una Red Bull (Webber) complice un pit stop disastroso del primo e di una strategia folle (tre soste) della seconda.
23 gare di fila a punti
E così, pur non avendo la macchina migliore, pur non avendo vinto, nel giorno del suo compleanno (il 31°) Fernando Alonso se la gode perché porta a casa altri punti. «Non dimenticatevi che questa è la ventitreesima gara di fila che la Ferrari conclude a punti, come dire che l’affidabilità gioca un ruolo importante, è questo uno dei segreti della nostra squadra. E poi, come si dice in Italia, abbiamo tanta carne al fuoco e non vogliamo bruciare l’arrosto che stiamo preparando!»
Lotus: c'è il potenziale per vincere
Povero Hamilton, che vince ma non vede la luce ai suoi sforzi e povera, si fa per dire, Lotus, che ora ha due problemi da risolvere: la guerra fra Raikkonen e Grosjean, col primo che non ha esitato a mollare una ruotata al compagno di squadra, e il fatto che pur avendo in pista una delle macchine migliori, non riesca mai a vincere una gara. Quanto resisteranno in questo team senza far danni clamorosi? Intanto Alonso se la gode, la Ferrari apprezza e gli altri rosicano…