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Ci viene sempre con piacere a Monza, Stewart. Anche da ottantenne e fa piacere vederlo alla sua età ancora brillante, con il vestito sponsorizzato dalla birra (che non beve quando deve guidare) ma il colore tipico sempre fisso addosso, con quella trama british anche sul capo. Tutti gli ricordano i tempi passati, lui fa notare che da noi, a Monza, la folla e la passione sono sempre state e restano accese ancora, dopo 50 anni.
Ma il presente, questi movimenti di mercato? Un buon pilota britannico che vince a Monza in rosso lo vedremo, a breve…
“Sono bravi e potrebbe essere in futuro, di sicuro prima o poi accadrà anche questo, ma non sappiamo quando”.
Quando qualcuno dovrà rimpiazzare un campione tedesco che a molti piace meno, oggi, con altri che sia molto titolato, se la Ferrari deve avere un campione del mondo in squadra… Ride Stewart e ci da un pacca ma non sa nemmeno lui se davvero Hamilton ci finirà a breve, in rosso.
Cosa ne pensa della sicurezza delle monoposto oggi, specie le formule minori. Qualcuno suggerisce di eliminarle da certe piste.
“Oggi le monoposto sono tutte molto più sicure ma non bisogna mai fermarsi. Le formule minori sono importanti per crescere i piloti, non ne farei a meno. Forse dal punto di vista dell’abitacolo, della cella di sopravvivenza vera e propria si possono colmare dei gap che ora hanno, rispetto alla F1”.