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Sembrava una Formula 1 al contrario quella vista nelle prove libere del Gran Premio di Imola 2024, con una Red Bull incapace di trovare il bandolo della matassa di una monoposto nervosa. E invece quando il gioco si è fatto duro, Max Verstappen ha strappato una pole position che ha stroncato sul nascere le speranze di vedere qualcun altro partire al palo. Ma come è stato possibile che la Red Bull abbia trovato la quadra, quando fino alle FP3 la situazione sembrava disastrosa?
“Abbiamo continuato a lavorare – ha osservato Max Verstappen dopo le qualifiche -. Anche questa mattina la macchina non andava bene, e abbiamo cercato di migliorare il bilanciamento, che non era ideale né ieri né in mattinata. Ho affrontato le qualifiche pensando che sarei stato contento di un piazzamento tra i primi cinque, non avevo riferimenti per la lotta sul giro secco. Mi sono sentito più a mio agio da subito; sono stato in grado di aggredire di più le curve, finalmente”. Lo si notava già vedendolo in pista: dopo i voli sui cordoli delle libere, finalmente Verstappen è riuscito a sfruttare la pista senza dover scendere a compromessi.
Dopo aver corretto eccessivamente il set-up – “stamattina il bilanciamento non era granché, siamo finiti dall’altra parte dello spettro”, ha spiegato Verstappen – la soluzione è arrivata anche grazie alla puntualità della forza lavoro impegnata da remoto a Milton Keynes, come ha sottolineato lo stesso Max, facendo notare “il supporto di chi è rimasto in fabbrica”. A cominciare da Sébastien Buemi, pilota espertissimo, con un bagaglio di competenze che spaziano in categorie diversissime tra loro, che questo weekend sta lavorando al simulatore.
È troppo presto per capire se gli upgrade portati dalla Red Bull a Imola possano avere influito in qualche modo sull’andamento del weekend, come sottolinea Verstappen. “Gli aggiornamenti sono gli aggiornamenti, ma abbiamo avuto altri problemi con la macchina. Ovviamente molti dei nostri uomini stanno lavorando su questo fronte, ma ce ne sono altrettanti impegnati con il bilanciamento. Ogni volta che si portano nuovi componenti non si riesce a capire tutto nell’arco di un solo weekend. Ci vuole tempo, e ciascuna pista implica esigenze diverse in termini di set-up”.
Se delle valutazioni sugli aggiornamenti sono premature, non lo sono invece delle riflessioni su eventuali difficoltà nel bilanciare la vettura. Avendo apportato profonde modifiche alla filosofia della monoposto rispetto al 2023, si potrebbe pensare che queste modifiche alla base abbiano reso più difficile il lavoro di fino. Verstappen, però, smentisce: “In realtà sin dall’inizio dell’anno ho sempre trovato la macchina più semplice da mettere a punto in termini di assetto rispetto alla monoposto 2023. Le difficoltà che abbiamo riscontrato in altre gare non sono state così grandi come in questo. Eravamo completamente al di fuori della finestra di utilizzo per spingere. Serve una maggiore attenzione al dettaglio, ma credo che sia un’ottima macchina, con cui mi trovo bene”.
Tornando alla qualifica, Verstappen ha sottolineato la sua “progressione dalla Q1 alla Q3”. “Nel giro in Q3 ho dato tutto, rischiando molto, come si è visto all’ultima curva”, ha sottolineato. Ma non sentendosi sicuro di poter centrare la pole, Verstappen si è prestato a un gioco di scie con Nico Hulkenberg. “Gli ho dato la scia in curva 17, e lui me l’ha restituita in curva 2. Forse l’ho affrontata troppo velocemente. Ho guadagnato un po’ e ho perso qualcosa, ma credo mi abbia aiutato. Quando va male per tutto il weekend prima della qualifica e poi hai un miglioramento, devi cercare di sfruttare questi piccoli vantaggi per stare davanti”.
La pole position colta a Imola non lascia comunque tranquillo Verstappen. “Non mi sento preparato per la gara. Ieri è stato terribile sia nei long run che sul giro secco. Avremmo voluto effettuare una simulazione di passo gara stamattina, ma abbiamo fatto solo tre giri. Con il bilanciamento sfruttato in qualifica andrà meglio, ma non ho idea di come andrà con le McLaren, hanno fatto molto bene. Siamo riusciti a rifarci in qualifica, ma non è detto che in gara le cose vadano nello stesso modo. Avrei voluto essere più preparato per domani”. Visto il lavoro effettuato in extremis sul bilanciamento oggi, che rende inattendibili i dati sul passo gara di ieri, riesce difficile ipotizzare quale possa essere il passo della Red Bull domani. La sensazione, però, è che la scuderia di Milton Keynes sia più vulnerabile di una volta.