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Sarà una Tesla Model X a trasportare gli astronauti Robert Behnken e Doug Hurley dall'edificio in cui completeranno la propria vestizione al razzo vettore a Cape Canaveral per una missione storica della Nasa, la prima organizzata grazie ad un'azienda privata. La scelta di pensionare lo storico Astrovan per lasciare spazio al SUV Model X non è affatto casuale, visto che la società in questione è la Space X, di proprietà del vulcanico co-fondatore di Tesla, Elon Musk. Oggi, 27 maggio, alle 22.33, meteo permettendo, Musk si godrà in prima fila il lancio del missile Falcon 9 in compagnia del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Un lancio storico, dicevamo, perché per la prima volta sarà un'azienda privata a trasportare de facto due astronauti della Nasa sulla Stazione Spaziale Internazionale, ISS. Un evento, sostengono in molti, di una portata simile a quella delle missioni Gemini, che negli anni Sessanta diedero il la per l'approdo sulla Luna, avvenuto nel 1969 con l'Apollo 11. L'inizio di una nuova era, insomma, che Musk, da bravo rapace del marketing, sfrutterà anche per dare visibilità al SUV Model X, che per l'occasione sfoggerà una verniciatura bianca e due loghi della Nasa, quello attuale e l'iconica versione anni Settanta.
Dopo l'inusuale nome del nuovo erede, il piccolo X Æ A-XII, e la battaglia contro lo stato della California per via delle limitazioni imposte a causa della pandemia di COVID-19, Musk questa sera sarà nuovamente al centro dell'attenzione, quando la sua Space X riporterà nello spazio due astronauti della Nasa dopo un'assenza di nove anni. Il lancio dell'ultimo Space Shuttle, infatti, risale all'8 luglio del 2011. Con l'arrivo della nuova decade, il sogno spaziale continua, anche grazie al poliedrico Musk, che da sempre guarda al cosmo con interesse.