UE: i nuovi parcheggi dovranno avere la colonnina

UE: i nuovi parcheggi dovranno avere la colonnina
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Un grande dibattito tra UE e T&E
18 dicembre 2021

La recente proposta da parte della Commissione europea che include nuovi requisiti per i parcheggi nelle abitazioni private e nei luoghi di lavoro che dovranno essere pre-cablati e predisposti per ospitare caricabatterie per auto elettriche.

L'iniziativa per consentire ai guidatori green, che cambiano prospettiva motoristica spostandosi verso l’ elettrico, garantirà una maggiore disponibilità di infrastrutture per la ricarica, ovviamente solo attuando la presenza del pre-cablaggio nei nuovi edifici e in quelli sottoposti a importanti opere di ristrutturazione.

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Un proposito decisamente positivo ed opportuno in questo momento storico, ma che per l’associazione Transport & Environment (T&E) rischia di penalizzare la stragrande maggioranza degli automobilisti che risiedano ed operano in strutture già esistenti che non potranno beneficiare della proposta.

Non manca all’appello, la tesi di richiedere il pre-cablaggio nelle nuove costruzioni o nelle grandi ristrutturazioni limita solo l’introduzione della ricarica alla piccola parte di edifici che vengono costruiti ogni anno. Solo l’1% degli edifici esistenti viene rinnovato ampiamente ogni anno

Secondo la Federazione europea per i trasport e l’ambiente, il nucleo di aziende e di tali dipendenti, in alcuni casi devono aspettare fino a dodici mesi in media per ottenere l’installazione di un caricabatterie.

T&E ribatte sostenendo che la proposta dell’UE per un “diritto alla spina” (per dare agli automobilisti una base legale per installare un caricabatterie rapidamente ovunque si trovino), potrebbe agevolare a tagliare le procedure amministrative negli Stati membri, ma sarebbe necessario bisogno renderla più concreta e coerente, più fatti che parole.

 

Per fare un esempio, ci dovrebbe essere un tempo massimo che gli automobilisti devono attendere tra la richiesta di un permesso e l’installazione di un punto di ricarica privato. Insomma, il dibattito è aperto e i deputati e i governi dell’Ue passeranno all’esame della proposta prima di decidere la direttiva finale che diventerà poi legge.

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