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Futuro tutto elettrico? Forse i tempi non sono ancora maturi per una scelta così radicale.
Almeno sembra ragionare in tal senso il marchio Toyota, che pur accelerando nella direzione della mobilità pulita sotto forma di elettrico ed idrogeno, non recide del tutto i legami con i motori a combustione interna.
Come riporta Automotive News, nella recente riunione annuale degli azionisti, il direttore di Toyota Shigeki Terashi ha dichiarato che «È troppo presto per concentrarsi su una sola opzione» riferendosi a quella di portare la linea di prodotti dell'azienda tutto sull’elettrico.
Toyota, ricordiamo, ha investito molto nella tecnologia ad idrogeno negli ultimi anni, sviluppando auto a celle a combustibile come la Mirai, nonché veicoli a combustione di idrogeno, come il progetto di auto.
La Casa ha inoltre riscontrato problemi con i materiali necessari a produrre batterie, che potrebbero rivelarsi critici per garantire l'ulteriore diffusione dei veicoli elettrici, in particolare per quanto riguarda le operazioni di estrazione delle materie prime e quelle legate allo smaltimento a fine ciclo d'utilizzo.
Per questo, Toyota prevede di conservare una gamma con più opzioni, inclusi veicoli ibridi e a celle a combustibile e non ha fissato date per la fine della produzione di modelli con motore termico, come già fatto da competitor come General Motors o Honda.
Il problema riguarda piuttosto i mercati dove potranno continuare ad essere vendute auto con motore alimentato (anche) da benzina e gasolio: California e Gran Bretagna, solo per citare due casi, hanno già stabilito un termine tassativo per vietarne la commercializzazione, a prescindere dagli standard di omologazione.
A meno che Toyota non punti ai mercati delle nazioni meno sviluppate, che storicamente si adeguano con maggior lentezza agli standard previste dalle nazioni più avanzate tecnologicamente.