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Le dichiarazioni del CEO di Toyota, Akio Toyoda, riguardo all'elettrico non sono state gradite da cinque grandi azionisti della casa nipponica. Secondo quanto riportato da Reuters, hanno criticato il manager per le critiche al governo di Tokyo per l'ipotesi di vietare la vendita di auto endotermiche in futuro. Il fronte contro Toyoda è costituito da grandi fondi di investimento e pensionistici che gestiscono risparmi per circa 410 miliardi di euro. Quattro di questi hanno sede in Scandinavia: la danese AkademikerPension, la norvegese Storebrand Asset Management, la finlandese Nordea Asset Management e il fondo pensione norvegese KLP, cui si aggiunge il fondo pensionistico della Chiesa d'Inghilterra.
La collocazione geografica di queste realtà non stupisce, visto che nei paesi scandinavi l'attenzione all'ecosostenibilità è molto alta. A Reuters, i rappresentanti hanno spiegato di temere che Toyota possa perdere slancio nella corsa verso l'elettrico. Ma si chiedono anche quale influsso possano avere le dichiarazioni di Toyoda a supporto della riluttanza di altri paesi a mettere in atto politiche ambientali. E non sono state affatto gradite le parole di Toyoda, in veste di presidente dell'associazione dei costruttori auto giapponesi, contro le proposte di alcuni esponenti del governo per vietare la vendita di auto a combustione interna. E ora i grandi azionisti chiedono un cambio di rotta. Da Toyota, per ora, nessun commento. L'argomento sarà trattato il 12 maggio, in occasione della presentazione dei risultati finanziari del primo trimestre 2021.