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Tesla ha spostato la sua produzione di batterie dalla Germania agli Stati Uniti, grazie all’Inflation Reduction Act (Ira) americano che premia il “made in USA” con una serie di incentivi a imprese e consumatori.
Negli ultimi tre anni, la casa automobilistica di Elon Musk ha lavorato sodo per costruire le celle della batteria con il nuovo formato 4680, migliori dal punto di vista della densità energetica.
Tesla sta attualmente costruendo le celle nel suo impianto pilota a Fremont, in California e allo stesso tempo, la casa sta implementando la produzione delle celle su larga scala presso la Gigafactory Texas e Berlin.
Lo scorso anno, l’azienda stava riscontrando dei problemi nelle costruzione di celle presso la Gigafactory di Berlino e stava valutando di spostare le apparecchiature per la produzione delle batterie negli Stati Uniti.
In America, per poter ottenere l’intero credito d’imposta federale di 7.500 dollari, le case automobilistiche dovranno procurarsi le celle delle batterie dal Nord America. Molto probabilmente, quindi, è uno dei tanti motivi per cui Tesla ha deciso di trasferire la produzione delle sue nuove batterie dal Vecchio Continente al Nuovo Continente.
Infine, sembra che le voci siano state confermate dal ministro dell’Economia di Brandeburgo che in una nota ha affermato:
"La Casa ha avviato la produzione di sistemi di batterie a Gruenheide (piccolo Comune alle porte della capitale) e si sta preparando a produrre componenti per le celle delle batterie. L’azienda ha però dato priorità a ulteriori fasi di produzione negli Stati Uniti, perché gli incentivi fiscali rendono le condizioni commerciali più favorevoli"