Tesla: "grosso guaio a Chinatown", in Cina perde terreno contro BYD

Tesla: "grosso guaio a Chinatown", in Cina perde terreno contro BYD
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Tesla sta attraversando un periodo difficile in Cina, con segnali sempre più evidenti di un declino nelle vendite e nella sua influenza
11 marzo 2025

Le consegne dell'azienda di Elon Musk sono in calo da cinque mesi consecutivi su base annua, con un crollo del 49% a febbraio rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Infatti, Tesla ha consegnato solo 30.688 veicoli, il livello più basso registrato dal luglio 2022.

Una parte del calo può essere attribuita alle riorganizzazioni della fabbrica di Shanghai, che sta aggiornando le linee di produzione per migliorare l'efficienza e rilanciare la popolare Model Y. Tuttavia, anche prima di questi lavori, la tendenza delle vendite stava già andando nella direzione sbagliata.

Bloomberg
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BYD domina il mercato

La casa automobilistica cinese ha venduto più di 318.000 veicoli elettrici e ibridi solo nel mese di febbraio, segnando un aumento del 161% su base annua. Con una quota di mercato che si avvicina al 15%, BYD sta rapidamente consolidando la sua posizione di leader nel settore.

Uno dei motivi principali del successo di BYD è la sua capacità di offrire modelli competitivi a prezzi significativamente più bassi rispetto a Tesla. La BYD Song Plus, il modello più venduto della casa cinese, ha visto riduzioni di prezzo tra l'8% e il 18%, con la versione più costosa che costa circa 21.000 dollari, molto meno rispetto ai 33.500 dollari necessari per acquistare una Tesla Model Y o Model 3 in Cina. Ancora più impressionante è la BYD Seagull, che ha già venduto oltre 82.000 unità quest'anno, con un prezzo medio di soli 9.900 dollari.

Un'offerta datata e un problema di software

Tesla, invece, si trova a fare i conti con una gamma di prodotti ormai datata. Nonostante il recente restyling della Model Y, i suoi modelli non riescono a competere con le più recenti proposte di BYD e di altri produttori cinesi, che offrono veicoli non solo più accessibili, ma anche dotati di tecnologie più avanzate e software localizzati meglio adattati alle esigenze dei consumatori cinesi.

BYD, ad esempio, ha recentemente introdotto la tecnologia God's Eye nei suoi modelli più economici, rendendo funzionalità avanzate come il mantenimento della corsia e il cruise control adattivo accessibili a un pubblico più ampio. Tesla ha risposto attivando in Cina una versione del suo sistema di assistenza alla guida Full Self-Driving (FSD), ma con un prezzo di 8.800 dollari, un costo che si avvicina a quello di un'intera BYD Seagull.

Il futuro di Tesla in Cina

Morgan Stanley prevede che l'esposizione di Tesla al mercato cinese continuerà a diminuire nei prossimi anni. Attualmente, la Cina rappresenta il 21% del fatturato totale di Tesla, ma entro il 2030 questa quota potrebbe scendere al 6-7%. Questo calo potrebbe essere ulteriormente accelerato dalla crescente concorrenza locale e dalle difficoltà che Tesla sta incontrando nel mantenere la sua posizione nel mercato cinese.

La chiave per BYD sarà la sua capacità di espandersi nei mercati internazionali, nonostante le barriere tariffarie. Il marchio cinese sta già facendo passi avanti significativi, e il suo successo in Cina potrebbe essere un trampolino di lancio per una crescita globale. Nel frattempo, Tesla dovrà trovare nuove strategie per riconquistare il pubblico cinese e restare competitiva in un mercato che sta cambiando rapidamente.

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