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Elon Musk torna sull'argomento Coronavirus: il co-fondatore di Tesla ha scritto una lettera ai propri dipendenti minimizzando i rischi connessi alla pandemia. Nell'e-mail riportata dal Los Angeles Times, Musk scrive che «il panico farà più male del virus», mitigando solo leggermente quanto dichiarato in precedenza, definendo l'ansia legata alla situazione «stupida».
Musk nella lettera ha avvisato i propri dipendenti che la fabbrica di Fremont resterà operativa, visto che le attività dell'azienda sono considerate un business «essenziale» e non rientrano quindi a suo avviso nelle misure implementate dalle autorità locali per ridurre le possibilità di contagio. Musk, però, ha fatto anche sapere che chi fosse malato o avesse problemi a recarsi al lavoro può restare a casa.
Per ora, spiega Musk, non ci sono casi di Coronavirus tra i dipendenti di Tesla. In ogni caso, a suo avviso, l'«eccessiva» concentrazione di risorse sanitarie per combattere il COVID-19 potrebbe portare a una mancanza di cure per chi affrontasse altre problematiche mediche critiche. Dichiarazioni, queste, che fanno capire come Musk stia ancora sottovalutando il problema. Al momento, negli Stati Uniti i contagi sono circa 4.500, mentre i morti sono 87.