Tesla è più forte della crisi dei chip: trimestrale da record

Tesla è più forte della crisi dei chip: trimestrale da record
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Nonostante il peggioramento della crisi dei chip, Tesla nel terzo trimestre 2021 ha fatto registrare risultati finanziari record
21 ottobre 2021

Nonostante la crisi dei chip non accenni a diminuire, anzi, sia peggiorata negli ultimi mesi, aggiungendosi ad altri problemi nella catena di approvigionamento globale del comparto automotive, Tesla ha fatto registrare valori record sia in termini di ricavi che di utili nel terzo trimestre 2021. La casa di Palo Alto centra così un primato per la seconda volta consecutiva, ma, questa volta, senza le voci straordinarie che hanno trainato l'andamento finanziario di Tesla di recente, come i crediti ambientali e l'acquisto di criptovalute. 

Nel periodo tra luglio e settembre, Tesla ha fatto registrare una crescita dei ricavi del 57%, toccando quota 13,76 miliardi di dollari, una cifra superiore ai 13.7 miliardi previsti dagli analisti. Il fatturato delle attività automotive ha avuto un incremento del 56%, arrivando a 12,06 miliardi di dollari. Un risultato, questo, che è la diretta conseguenza del nuovo record di consegne trimestrali (241.391 unità, +73%) e che è stato conseguito nonostante il prezzo medio di vendita sia sceso del 6% per via dell'aumento del peso di modelli più economici. Ad oggi, infatti, la Model 3 e la Model Y rappresentano oltre il 95% dei volumi, mentre le Model S e Model X, molto più costose, giocano un ruolo sempre meno rilevante.

A compensare il mix di prodotto e il calo, per il secondo trimestre consecutivo, del contributo generato dalla vendita di crediti ambientali, calati del 30% a 279 milioni di dollari, ha pensato il contenimento dei costi operativi, saliti solo del 32% a 1,66 miliardi nonostante gli investimenti per l'espansione della rete produttiva. Il margine operativo lordo delle attività automobilistiche è cresciuto del 74% a 3,67 miliardi, mentre l'utile operativo è salito dal 148%, toccando quota 2 miliardi, con un margine del 14,6% (lo scorso anno si attestava al 14,6%). I profitti, invece, sono incrementati del 389% a 1,62 miliardi. L'utile per azione, passato da 76 centesimi a 1,86 dollari, è superiore rispetto agli 1,61 dollari indicati dagli analisti. Per i prossimi mesi, Tesla prevede un'ulteriore crescita dei risultati, grazie a una domanda che resta forte e nonostante il prosieguo della crisi dei chip. 

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