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Un bell'assegno da 1,4 miliardi di euro in cambio di circa duemila posti di lavoro: è il prezzo che il governo federale tedesco ha accettato di pagare per sostenere l'avvio della produzione nella nuova gigafactory Tesla in Germania.
L'ampliamento della fabbrica per auto elettriche di Grünheide, vicino a Berlino, garantirà molti più posti di lavoro di quanto si stimasse in precedenza: secondo il ministero federale dell'economia e dell'energia (BMWI), guidato da Peter Altmaier della CDU, potrebbero essere appunto più di duemila.
Una bella boccata d'ossigeno per la regione tedesca, alle prese come tutti con la delicata fase di ripresa post-Covid: finora si era parlato di mille impiegati nella nuova struttura, oltre ai circa dodicimila destinati alla fase di espansione dello stabilimento automobilistico Tesla, per il quale si prevede una produzione annua di mezzo milione di unità della serie Y-model.
Nello stabilimento di Grünheide verrà prodotta una nuova generazione di celle per batterie più potenti e rispettose dell'ambiente, destinate ad aumentare significativamente l'autonomia dei veicoli.
Secondo il Ministero federale dell'economia, gli investimenti Tesla a Grünheide sono di almeno cinque miliardi di euro, dimensione che giustificherebbe il sostanzioso finanziamento statale, che rientra nel programma europeo IPCEI, con il quale il Ministero federale dell'economia finanzia progetti innovativi di celle a batteria di una decina di aziende tedesche.