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I lavori per la prima fabbrica europea di Tesla, il cui progetto prevede che sorgerà in Germania nello stato di Brandeburgo, precisamente a Grünheide, per il momento sono sospesi.
Dopo le proteste degli ambientalisti locali degli ultimi giorni, l’Alta Corte del Tribunale amministrativo di Berlino-Brandeburgo ha ribaltato la sentenza della corte amministrativa di Francoforte che aveva rigettato le richieste dell’associazione ecologista Grüne Liga del Brandeburgo che aveva denunciato i potenziali danni alla fauna naturale derivanti dall’abbattimento dell’area di foresta dove dovrebbe essere costruita la “Gigafactory” del costruttore americano.
La Grüne Liga si è opposta al disboscamento dell’area in corso e quasi terminato perché non è stata ancora completata la procedura di autorizzazione alla costruzione dello stabilimento da parte della autorità locale per l’ambiente.
In una dichiarazione, il tribunale ha affermato di aver emesso l'ordine di fermare l'abbattimento degli alberi come chiesto da Grüne Liga perché ci sarebbero voluti solamente altri tre giorni per completare il lavoro, che sarebbe stato portato a termine dunque prima che i giudici prendessero una decisione definitiva sulla denuncia presentata dagli attivisti.
I quali precisano di non essere contro Tesla, ma di volere che l’iter autorizzativo sia uguale a quello per tutte le aziende. «Il progetto di Tesla non è stato ancora approvato e ci sono requisiti legali per il rilascio anticipato delle autorizzazioni di costruzione, che qui non sono stati chiaramente rispettati», ha spiegato il legale dell’associazione Dirk Tessmer.
L’impianto di Tesla di Grünheide sorgerà su un’area di 91 ettari e a regime dovrebbe produrre circa 500.000 vetture all’anno. Inizialmente è previsto l’assemblaggio di pacchi batterie e del modello Model Y.
Lo stabilimento dovrebbe dare lavoro a 12.000 addetti e nei piani di Tesla dovrebbe essere operativo a partire dalla metà del 2021.
La Grüne Liga non è la sola associazione contro la costruzione della fabbrica tedesca di Tesla: l’associazione WSE sta denunciando i rischi che deriverebbero dall’impoverimento delle falde acquifere se fosse realizzata la fabbrica, mentre il comitato VCD è contro la realizzazione per l’impatto che avrebbe l’aumento del traffico merci nell’area di Grünheide.