Stellantis lancia Progetto Atlante, per ricariche fast in Europa

Stellantis lancia Progetto Atlante, per ricariche fast in Europa
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Sfida al consorzio Ionity: si punta ad una rete con 35.000 colonnine disponibili in circa 9.000 stazioni
28 luglio 2021

Nella corsa alla realizzazione di infrastrutture efficienti per la mobilità elettrica, i costruttori tedeschi non sono più soli: infatti, al consorzio Ionity, fortemente voluto da BMW, Daimler e Volkswagen e che ha trovato partner interessati in Ford, Hyundai e Kia, si affianca ora quello partorito da Stellantis.

Si chiama Progetto Atlante: sviluppato in collaborazione con NHOA, società quotata alla Borsa di Parigi e specializzata nella produzione di energia pulita e mobilità sostenibile, punta a realizzare la più ampia rete di ricarica rapida del Sud Europa, con accesso ovviamente privilegiato per i clienti del Gruppo, ma aperto a tutti gli altri utenti.

Quattro le nazioni coinvolte: ovviamente c’è l’Italia, cui si affiancano Francia, Spagna e Portogallo.

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L’ambiziosa road map del progetto indica il 2025 come data per la realizzazione delle prime 1.500 stazioni di servizio, dove saranno attivi circa 5.000 punti di ricarica; entro il 2030, invece, si punta ad arrivare a 35.000 punti di rifornimento per vetture elettriche, distribuiti su una rete che conterà circa 9.000 stazioni, ovviamente dotate di impianti fotovoltaici per la produzione di energia.

La joint venture che ha dato vita a Progetto Atlante è quasi paritaria, con NHOA che detiene il 49,9% delle quote e le restanti nel portafogli di Free2Move eSolutions, controllata da Stellantis.

Ma Progetto Atlante non guarda solo all’elettrico: oltre infatti a puntare ad avere almeno una stazione ogni cento chilometri in autostrada per la ricarica, sono previste nel piano operativo anche impianti di rifornimento per l’idrogeno, con distributori ogni 150 km.

L’impegno economico è importante, valutato in almeno un miliardo di euro, visto che la spesa per ogni stazione di ricarica, integrata con stoccaggio, fonti rinnovabili e rete elettrica, è compreso in un range tra i 100.000 ed i 140.000 euro, cui vanno aggiunti i costi per la rete dell’idrogeno, ben più elevati. 

«Atlante - ha detto Roberto Di Stefano, ad di Free2Move eSolutions - sta aprendo una nuova era in cui la transizione energetica e la mobilità a zero emissioni diventeranno la normalità nella nostra vita, permettendo un pianeta migliore per le generazioni future».

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