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Entro il 2021, Stellantis commercializzerà 39 veicoli elettrificati. A rivelarlo è Carlos Tavares, timoniere, in quanto CEO, dell'avventura del quarto gruppo automobilistico al mondo per volumi di vendita, frutto della fusione tra FCA e PSA. Una realtà, ricorda Tavares, «di dimensioni significative e con posizioni commerciali consolidate in Europa, Nord America e America Latina». Tavares, nella prima conferenza stampa come numero uno di Stellantis, ha parlato anche delle sinergie dell'unione tra FCA e PSA, il cui impatto finanziario è calcolabile in 5 miliardi di euro. L'80% delle sinergie sarà già possibile «nei prossimi quattro anni».
«Stellantis - puntualizza Tavares - è più che la semplice somma delle diverse parti» che la costituiscono. Insieme, «grazie a questa fusione, creeremo 25 miliardi di valore». Una condizione che «garantirà la sostenibilità di Stellantis e consentirà di offrire soluzioni diverse, abbordabili» ed ecosostenibili. Grazie «ai volumi potremo essere più competitivi» e «avremo la possibilità di innovare in diversi settori su diversi mercati», ha aggiunto l'ad di Stellantis, fiero di una fusione che «ci protegge come uno scudo».
Le sinergie, ha puntualizzato Tavares, non consentiranno solo la riduzione dei costi, ma permetteranno anche di «generare ricavi». Nel contesto di una galassia di ben 14 marchi «fantastici, iconici, che rispondono alla nostra passione per la libertà e la mobilità». «Una libertà di movimento - precisa Tavares - che offra soluzioni rispettose dell'ambiente e abordabili per il potere d'acquisto dei nostri cittadini». «Ci saranno opportunità di business per alcuni brand che potranno avvalersi delle sinergie e rilanciarsi, ci saranno modelli imparentati tra loro». «Ci focalizzeremo su questi brand esistenti, puntando su una loro crescita redditizia come abbiamo fatto sul mercato americano», ha sottolineato.
«Per l'Italia la buona notizia - precisa Tavares - è che Stellantis farà da scudo, da protezione per alcuni stabilimenti, non rappresenta un rischio». «Stellantis riporterà più efficienza grazie alle sinergie che renderanno i business plan più sostenibili per alcuni modelli su cui c'erano delle incertezze. Modelli che finora non erano ritenuti redditizi lo diventeranno, potremo decidere il da farsi. Il nostro impegno nella fusione - sottolinea l'ad di Stellantis - è non chiudere nessuno stabilimento produttivo. Voglio ribadirlo». «Le sinergie non metteranno a repentaglio i posti di lavoro, ma anzi agiscono come uno scudo e permettono di tutelarli. C'è tanto da fare per ottimizzare i costi, l'occupazione rappresenta una quota poco significativa».
Tavares ha anche assicurato che sarà sostenuto il rilancio di Alfa Romeo e Maserati. «Va riconosciuto il valore altissimo di questi brad iconici. Faremo valutazioni per capire come sostenere la loro crescita e renderli redditizi». Nessun dettaglio, al momento, però. «E' ancora prematuro, il piano industriale non è stato ancora predisposto». Sul fronte dell'ecosostenibilità, Tavares ha ribadito che l'obiettivo a lungo termine è «contribuire al benessere della società raggiungendo il 100% di neutralità carbonica».