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I dipendenti di SpaceX stavano festeggiando il Ringraziamento quando hanno ricevuto la mail, con un finale firmato “Grazie, Elon”. Sei paragrafi, per raccontare ritardi di produzione che potrebbero mettere in dubbio perfino la sopravvivenza dell’azienda.
“Siamo di fronte al rischio concreto di bancarotta”, ha scritto Elon Musk, che ha chiesto perciò al personale di rinunciare alle feste e trascorrere il fine settimana nella sede di Hawthorne, a sud di Los Angeles.Non è la prima volta che Musk deve prendere in considerazione gli scenari peggiori per una delle sue aziende.
Stando al contenuto di una lettera ai dipendenti di SpaceX inviata da Elon Musk durante le feste del Ringraziamento, e pubblicata in esclusiva dalla testata online Space Explored, la space company americana è in guai seri. Dalla lettera emerge che SpaceX sta affrontando grosse difficoltà nella produzione dei motori Raptor che equipaggiano il primo stadio Super Heavy e la navicella Starship.
Il riferimento è a Will Heltsley, ex vice presidente dei propulsori, che sarebbe stato sollevato dall'incarico a causa della mancanza di progressi nello sviluppo dei Raptor non più di una decina di giorni fa. Nella lettera, Musk invita i dipendenti a rientrare subito al lavoro dalle festività per affrontare quello che definisce senza mezzi termini "un disastro" per la compagnia.
La produzione in serie di motori Raptor è essenziale per il successo del programma Starship su cui SpaceX sta scommettendo il suo futuro. Secondo alcuni sono stati tutti le vicende legate al programma Artemis della NASA, a cui SpaceX fornirà una versione modificata di Starship per il trasporto degli astronauti sulla superficie della Luna, lo scopo principale del nuovo sistema è quello di sostituire nel lungo periodo l'affidabile Falcon 9, per portare carichi sempre più pesanti a quote sempre più alte a costi sempre più competitivi.
Uno dei progetti legati a doppio filo con lo sviluppo di Starship è l'evoluzione di Starlink, il sistema di connettività satellitare che, stando ai toni della lettera, è tutto fuorché un progetto secondario per SpaceX:
"Le conseguenze per SpaceX se non saremo in grado di produrre motori Raptor abbastanza affidabili, sono che non potremo far volare Starship, il che significa che non potremo lanciare i satelliti v2 di Starlink [...]. I satelliti v1, da soli, sono finanziariamente deboli, mentre i v2 sono forti"
La produzione dei motori Raptor non sarebbe l'unico problema per Starship: SpaceX non avrebbe infatti ancora trovato la quadra per le piastrelle di ceramica (la cui tecnologia è stata sviluppata in Italia) per la realizzazione dello scudo termico della navicella per il rientro nell'atmosfera. Secondo le indiscrezioni, SpaceX starebbe già dando per scontato che il prototipo S20 non rientrerà mai integro dal primo test orbitale.