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Nubi di tempesta all'orizzonte per Rivian, che da annunciata regina del mercato rischia di trasformarsi in Cenerentola, interpretando al rovescio la celebre favola.
I numeri, come sempre impietosi, confermano lo stato di difficoltà del marchio californiano, che nel 2021 ha prodotto poco più di mille veicoli (per la precisione 1.015), mancando così l'obiettivo di quota 1.200 annunciato al momento della quotazione in Borsa, che le era valsa quotazioni da record e l'attenzione degli investitori di tutto il mondo, italiani compresi.
Con sole 920 consegne ai clienti finali effettuate lo scorso anno, quella che forse troppo in fretta era stata definita l'alternativa a Tesla vede oggi il valore delle sue azioni scendere giorno dopo giorno, anche al di sotto della valutazione iniziale in occasione dell'Ipo dello scorso novembre.
A dare un'ulteriore mazzata alla traballante situazione ci ha pensato anche Rod Copes, il Chief Operating Officer dell’azienda, che ufficialmente non fa parte più dello staff dirigenziale di Rivian.
Un addio da tempo annunciato: “Rod - si legge nella nota ufficiale dell'azienda con cui è stata comunicata la notizia - ha iniziato un ritiro graduale da Rivian diversi mesi fa, offrendo al team continuità, mentre stiamo lavorando per una graduale crescita dei volumi di produzione".
Mentre la poltrona che fu di Copes risulta ancora vuota, l’annuncio ha provocato un ulteriore calo in Borsa del valore del titolo, sceso di oltre il 4% negli scambi.