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Luca De Meo, il CEO del gruppo Renault, non ha dubbi: «Possiamo parlarne quanto vogliamo, ma con l'introduzione delle normative Euro 7 le attuali auto endotermiche saranno condannate all'estinzione nell'arco di una decina di anni». Contando che la Commissione Europea ne sta valutando l'entrata in vigore nel 2026, i conti sono presto fatti. «Sono le regole che dettano il gioco», spiega De Meo. In soldoni, l'accelerazione forzata verso la mobilità elettrica è dovuta alle decisioni a livello europeo in termini di emissioni.
La transizione, naturalmente, non sarà così semplice per i costruttori, che dovranno calibrare il passaggio verso l'elettrico programmando il progressivo abbandono dell'endotermico, al momento ancora cruciale per la sopravvivenza delle case. Il punto di forza di Renault, secondo De Meo, è la tecnologia ibrida E-Tech, una «perla». «È assolutamente un nostro punto di forza, come lo è la condivisione delle batterie nell’ambito dell’Alleanza con Nissan. Questo significa che possiamo contare su vantaggi competitivi nei confronti della concorrenza che saranno importanti in questa fase di sviluppo delle nuove tecnologie».
Quanto al futuro prossimo, secondo De Meo il 2024 rappresenta una data cruciale, in cui sono previsti «ulteriori importanti sviluppi nel campo delle batterie, e questo contribuirà allo sviluppo della propulsione elettrica». Fronte sul quale Renault si sta preparando per affiancare alla Zoe, «già un successo in grado di generare buoni profitti», la futura R5 elettrica, di cui è stato recentemente svelato un prototipo. Dovrebbe arrivare nel 2025, con un look vintage e futuribile allo stesso tempo. Ma lo stile non sarà l'unica cosa condivisa con l'ava degli anni Settanta: sarà anche economica e accessibile.