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Che “telaio” avranno le nuove Fiat Panda e Punto elettriche? Sarà lo stesso delle Peugeot senza alcuna correzione? Alfa Romeo e Maserati condivideranno lo stesso pianale per i loro nuovi modelli SUV sportivi a batteria con le DS? Tendenzialmente sì, perché Stellantis ha in programma l’utilizzo di piattaforme modulari, come altri costruttori, spalmate su tutti i suoi 14 marchi auto.
Nuove auto e nuovi SUV termici elettrificati ed elettrici, con un nome, o meglio acronimo, di cui si parlerà molto: STLA, identificativo del gruppo e poi la misura: piccola, media e grande (Small, Medium, Large) oltre che Frame per i pick-up e i grandi mezzi con ancora dei cilindri sotto i cofani. Prima dell’ondata elettrica europea però, Stellantis si muove nel mercato sud-americano. La piattaforma MLA (Modular Architecture) viene usata per nuovi modelli di quelle nazioni, a partire dal Brasile con il piccolo SUV no-name per ora identificato come serie 363.
Da noi, la prima generazione a debuttare non sarà la Small tanto cara al mondo Fiat, per i segmenti A e B. Le nuove auto elettriche Stellantis tra cui è attesa anche una prima Abarth BEV, insieme a Lancia e tutto il corollario PSA, potranno viaggiare fino a 500 km solo dopo il 2026. Sino a quel momento si sfrutta ancora la eCMP francese evoluta.
Le auto basate su STLA Medium e Large invece occuperanno i segmenti C e D, per marchi come Alfa Romeo e DS, ma soprattutto l’attesissima nuova Lancia elettrica superior. Questi modelli Stellantis che con i marchi italiani concorreranno ad armi pari contro le tedesche premium, avranno pare oltre 600 km di range, addirittura oltre 800 km per i modelli più grandi, come le ammiraglie e i grossi SUV oltre i 4.5 metri. Le vedremo a partire dal 2023.