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Mentre il mondo dell’industria auto è in stallo, se va bene, per via di pandemia e guerra, l’Italia scopre un’ipotesi interessante per la filiera nostrana in crisi: nuova sede di gigafactory del gruppo Volkswagen. Vero? “Magari - dicono in tanti - almeno non dipendiamo solo da Stellantis”.
A muovere le acque che ora toccano anche il governo, se vogliamo andare a fondo, i dirigenti del gruppo tedesco. Che non negano come l’Italia sia parte dell’elenco di Paesi in cui si potrebbe allocare una delle nuove gigafactory.
Utili a Lamborghini, non dimentichiamo, oltre che per VW, Seat o Skoda. Infatti l'interesse è di Audi. Un poker di marchi top, di pertinenza Audi, è quello per cui i tedeschi stanno investendo unitariamente e per cui, magari, la gigafactory italiana avrebbe modo di venire utile.
Audi infatti valorizza Lamborghini con Ducati ma ora anche insieme a Bentley, per gestire unitariamente l’elettrificazione e il software da sviluppare. Per economia, ovviamente, con i primi modelli elettrici delle case top in condivisione di tutto quanto sia possibile.
Markus Duesmann non avrà parlato a caso e siccome Ducati e Lamborghini sono entrambe italiane, vicine logisticamente, l’ipotesi di avere più Italia nelle sedi lavoro e produttive di quanto viene condiviso sembra plausibile. Attendiamo di conoscere la reale possibilità, rispetto a quelle di altre nazioni papabili.