Mercato auto: nel 2040 solo elettriche?
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- di Alfonso Rago
Sui libri scolastici verrà indicata come una data spartiacque tra ere storiche diverse, un po’ come la scoperta dell’America o la Rivoluzione Francese: se davvero si avverasse lo scenario ipotizzato da uno studio compiuto dalla UBS, importante istituto bancario elevetico, nel 2040 si venderanno solo veicoli elettrici.
E non si tratta di una visione avuta in sogno o del responso della palla di vetro di una nomade che predice il futuro, ma il risultato di un’analisi attenta dei flussi mondiali relativi al business dell’auto: se, come in molti prevedono, già nel 2030 metà del mercato sarà presidiato dalle elettriche, applicando la stessa progressione basteranno solo dieci ulteriori anni per arrivare all’eclissi dei propulsori termici ed all’avvento della “dittatura assoluta” degli elettrici.
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Da bravi banchieri, gli svizzeri di UBS si sono dilettati anche a fare due conti riguardo l’incidenza del nuovo business sull'industria automobilistica mondiale: se oggi 1.771 miliardi di dollari di guadagni sono generati dai veicoli a combustione e solo 182 dagli elettrici, già nel 2025 il valore dei primi scenderà a 1.679 miliardi di dollari mentre i secondi saliranno a 486, mentre il “sorpasso“ è ipotizzato nel 2030, quando UBS assegna il valore prodotto dai veicoli elettrici a 1.158 miliardi di dollari contro i 1.073 miliardi generati dai veicoli a combustione.
Nella gara alla conquista del mercato elettrico, UBS prevede che i profitti maggiori saranno per Tesla e Volkswagen: le stime ipotizzano per l’azienda di Musk 2,3 milioni di veicoli venduti nel 2025, mentre il Gruppo tedesco arriverà a 2,6 milioni.
Eppure, grazie alla maggiore redditività, malgrado il minor numero di auto vendute Tesla porterà a casa profitti per ben 20 miliardi di dollari, con i “soli“ 7 previsti per Volkswagen; il terzo posto del podio sarà poi occupato General Motors, pur molto staccata dalle rivali, visto che lo studio UBS le assegna un potenziale di 800.000 veicoli venduti nel 2025 capaci di generare profitti per 2 miliardi di dollari.
