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Elon Musk farebbe bene a guardarsi alle spalle: se infatti Tesla detiene ancora la leadership di vendite globali nel settore delle auto elettriche, con una quota vicina al 23% del totale, i produttori cinesi hanno ormai messo la freccia per operare il clamoroso sorpasso.
Infatti, secondo i dati eleborati di Jato Dynamics, grazie al record di immatricolazioni della city car Wuling Hongguang Mini EV, la vettura elettrica più venduta in Cina, presto la joint venture formata da SAIC, General Motors e Wuling potrebbe issarsi sul gradino più alto del podio, a testimonianza di come i marchi cinesi abbiano sfruttato al meglio la transizione in atto nel campo della mobilità.
Abbandonando infatti l'immagine legata a prodotti spesso di qualità modesta, l'elettrificazione è stata vista dai costruttori cinesi come la migliore delle opportunità per affermarsi sul mercato globale, ed ormai non sono lontani dal traguardo, visto che appartiene a loro il 45% delle vendite globali, a fronte del 60% dell’intera produzione mondiale che si svolge all'ombra della Grande Muraglia.
In Cina hanno sedi costruttive importanti aziende, ad iniziare proprio da Tesla, cui si affiancano BMW e Volvo: ormai, su dieci auto elettriche vendute in tutto il mondo, almeno sei arrivano dopo aver varcato i confini cinesi.
Le elaborazioni di Jato Dynamics indicano che le vendite globali di auto elettriche hanno toccato i 2,97 milioni di unità da gennaio e settembre 2021, numero che corrisponde ad un incremento del 149% sui volumi registrato nello stesso periodo del 2020; inoltre, stante la difficoltà del mercato a consegnare veicoli con alimentazione termica, la quota di mercato delle elettriche è salita dal 2,6% nel 2020 al 5,8% di settembre 2021.
Ed i cinesi, che sull'elettrico hanno scommesso non tanto in termini di prodotti premium quanto di veicoli per la mobilità di massa, su questa dinamica stanno costruendo il loro (ennesimo) successo commerciale.