Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il mercato delle microcar elettriche, negli ultimi anni, sta crescendo esponenzialmente e Ligier, qualche giorno fa, ha lanciato sul mercato un nuovo quadriciclo elettrico prodotto in Francia.
Da quando è arrivata la Citroen Ami, il mercato delle microcar elettriche ha avuto una crescita esponenziale e nella giornata di ieri, il marchio francese Ligier ha presentato Myli. Il nuovo quadriciclo sarà commercializzato a maggio in tutto il mercato europeo e il prezzo francese parte da 12.499 euro.
Il primo quadriciclo elettrico del marchio, conserva una silhouette tra le più classiche nel mondo delle microcar e per distinguersi dalla ormai famosa Citroen Ami, la gamma offre tre tipi di capacità delle batterie:
Batteria da 12,42 kWh: fino a 192 km di autonomia*.
Batteria da 8,28 kWh: fino a 123 km di autonomia*.
Batteria da 4,14 kWh: fino a 63 km di autonomia*.
*Secondo il ciclo WMTC
La velocità massima è ovviamente di 45 km/h e il motore elettrico ha una potenza di 7,6 Cv (5,6 kW) e 10 Nm di coppia massima. Inoltre, indipendentemente dalla capacità della batteria, tutti e tre i modelli sono dotati di una presa standard in corrente alternata con una potenza di circa 2 kW.
Per quanto riguarda gli allestimenti disponibili, l’azienda francese offre quattro tipologie di scelta:
G.OOD: offre un’autonomia fino a 63 km, cerchi in acciaio da 13 pollici (nero e grigio), interni con finitura in carbonio e freni a disco anteriori e posteriori. Prezzo: 12.499€*
I.DEAL: oltre all’equipaggiamento della G.OOD, offre cerchi in lega da 14 pollici e autoradio. Prezzo: 12.999€*
E.PIC: offre un’autonomia di 123 km, cerchi in lega da 15 pollici, inserti interni in tinta con la carrozzeria, infotainment con schermo da 10 pollici e una telecamera per la retromarcia. Prezzo: 16.199€*
R.EBEL: in aggiunta all'equipaggiamento E.PIC, viene offerto il paraurti anteriore e posteriore in tinta con la carrozzeria e il tetto in colore nero. Prezzo: 17.099€*
*I prezzi si riferiscono al mercato francese