Le regole Euro 7 in via di definizione, Meno drastiche per tener vivi i termici? Speriamo

Le regole Euro 7 in via di definizione, Meno drastiche per tener vivi i termici? Speriamo
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Nel 2026 o forse 2027 si avvia la nuova fase motoristica europea le cui regole, al momento previste rigidissime, potrebbero pensionare molti ottimi motori termici. Pur se validi anche per l'ambiente qualora sfruttino biocarburanti ed e-fuels, che salverebbero l’industria senza dover “correre” verso elettrico e forniture extra-europee
28 giugno 2021

Procedono, non senza difficoltà e polemiche, i passaggi istituzionali per definire le regole dell’Euro 7. Ovvero quanto potranno emettere allo scarico le nuove vetture vendute in Europa negli anni a venire, toccando il decennio 2030.

Decisioni molto importanti, che mediamente si dice saranno le ultime a lasciare margine di vita ad alcuni motori termici, comunque elettrificati. In ogni caso in funzione dell’Euro 7 muteranno molte motorizzazioni, evolvendosi o addirittura cessando per essere sostituite da motori elettrici. Eppure fior di esperti ricordano come i motori Euro6D siamo ben ecologici già ora. Fior di economisti spiegano come pensionare i termici europei, vorrebbe dire cambiare l’indotto, perdere posti di lavoro in Europa e favorire le forniture asiatiche del mondo EV.

È molto politica, purtroppo, la decisione, ma d’impatto netto sull’industria che in parte tira dritto sull’elettrico e in parte si sforza, almeno a voce, di tener vivi i motori termici con benzina e gasolio. Alcuni noti CEO tra cui Tavares hanno ricordato come certe regole molto strette di Euro7 vorrebbero dire la fine delle endotermiche con motori apprezzati dei molti marchi. Sono più d’una le voci autorevoli che dicono sia troppo pesante la misura proposta a oggi per l’Euro7: quasi irrealizzabile il target, salvo mettere motori elettrici e batterie a bordo di quasi ogni auto.

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Invece ci sono anche biocarburanti ed e-fuels, pronti a funzionare bene senza stravolgere l’industria europea, occorre solo incentivarli inizialmente. Le nuove ipotesi Euro7, da confermare, parlano di limite emissioni ossidi di azoto (NOx) a 30 mg/km, rispetto agli attuali 80. Si prospetta un alleggerimento? Forse, se la pandemia ha portato consiglio. Niente traguardi irraggiungibili e l’opportunità per i termici di vivere ancora godendo di biocarburanti sintetici ricavati da fonti rinnovabili.

“Non è il motore un problema per il clima, ma il combustibile fossile”. Questa la frase nota a quasi tutti i tecnici e che, sicuramente, farà eco al Parlamento europeo, in Commissione, venendo forse utile a rivedere bozza del nuovo standard Euro7 che vedremo a fine anno.

Quando “comincia” l’Euro 7? Teoricamente nel 2026, ma potrebbe slittare di poco. Vedremo se sarà permessa la tanto auspicabile opzione delle multi soluzioni motoristiche, o meno. Anche se mediamente non sono mai piaciuti troppo, molti sistemi di abbattimento emissioni, come il doppio SCR o il FAP, potrebbero diventare simpatici e migliori amici del diesel o del benzina puro, specialmente per macchine sportive o di grande cubatura.

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