Scandalo auto diesel: VW e Daimler mettono 3000 euro a macchina per kit riduzione emissioni?

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In Germania i grandi costruttori potrebbero tamponare la situazione che penalizza le proprie auto diesel per emissioni e limitazioni al traffico: con un nuovo Kit retrofit e incentivi
12 novembre 2018

Diesel "motore finito", poco gradito anche se Euro6; diesel motore bannato dai centri urbani, se non è almeno un Euro4 con Fap; queste le voci ormai echeggianti in tutta Europa. Diesel motore prodotto e venduto in quantità esagerate però, nell'ultimo ventennio, dai marchi dei grandi gruppi tedeschi come Audi, Seat, Skoda, Volkswagen e Mercedes-Benz stesse, ma anche BMW. Dalla Germania, patria dei popolarissimi TDI e CDI, ecco la notizia che quelli di Volkswagen e Daimler sarebbero pronti a una campagna di supporto, per ridurre le emissioni delle proprie auto con motore diesel che, specie dopo lo scandalo dieselgate, sono tuttora oggetto di nuove limitazioni al traffico e deprezzamento sul mercato.

Si vociferano importi di circa 3.000 euro per vettura, a carico dei costruttori, con lo scopo ridurre oggettivamente le emissioni dei motori diesel meno recenti grazie all’installazione di un retrofit: kit composto non solo da piccole parti e/o correttivi software nelle centraline (come già visto sinora) ma anche da una non precisata parte hardware evidentemente di un certo peso, visti i costi (se veritieri, ndr). Tra le motivazioni delle nuove campagne d'aiuto alle auto diesel, anche le crescenti limitazioni al traffico per questi motori in grandi città tedesche, come Colonia e Bonn per esempio.

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Come evolverà la situazione di preciso non è ancora detto, visto che si tratta di una negoziazione in buona parte politica e riferita a somme importanti, oltre che a fatti ben pesanti mediaticamente. Quello certo è che al momento, in Germania, chi sta maggiormente parlando delle contromisure per tamponare il “dramma” dei motori diesel meno recenti insieme al governo sono i costruttori tedeschi: qualora la strada intrapresa dovesse essere tortuosa e ripida, potrebbe toccare comunque seguirla anche a chi altri abbia parco circolante diesel meno recente con proprio marchio (es. i francesi di PSA, Renault e il gruppo Fiat).

Tra le opzioni previste da un simile investimento di circa 3000 euro a veicolo, quello che secondo alcuni esponenti delle aree di governo sarebbe accettabile per i costruttori, anche quella di girare l’importo come bonus, per la sostituzione di vecchia auto diesel (quest’ultima pare più gradevole a BMW, contrariamente al retrofit).

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